Ha già stupito tutti: per la modernità del gioco che propone, per le scelte tutt’altro che banali prese fin qui e naturalmente per i risultati. Marco Baroni però si è guadagnato in pochissimo tempo anche l’affetto del pubblico. In occasione di Lazio-Genoa la curva nord lo ha omaggiato con un coro personalizzato: lui, un po’ spiazzato mentre dava indicazioni, ha ringraziato. Non è un privilegio da tutti. Le vittorie aiutano, ma c’è molto di più dietro il feeling sbocciato con la piazza. Baroni ha speso parole di vicinanza per i tifosi bloccati nei loro hotel ad Enschede e a Como ha dedicato la vittoria a Flavio, il tifoso 25enne scomparso dopo aver convissuto per anni con una rara malattia neurodegenerativa. Prese di posizione, pensieri e dediche che in una piazza come Roma non passano inosservate e che contribuiscono ad avvicinare la squadra agli spalti, rendendo l’ambiente stadio un tutt’uno. L’Olimpico laziale in questa stagione lo è di certo. Stasera, in occasione del posticipo contro il Cagliari, valevole per l’undicesima giornata di Serie A, la Lazio può superare il Napoli al primo posto della classifica del rendimento casalingo. La squadra di Antonio Conte ne ha 15, ma contro l’Atalanta ha subìto la prima sconfitta interna della stagione. La Lazio ne ha 13, uno in più della Dea, frutto di quattro vittorie e di un pareggio, quello contro il Milan. Dodici i gol fatti, cinque quelli subiti, quattro dei quali incassati nei primi dieci minuti di gioco, a testimonianza che l’approccio alla gara è uno dei temi caldi di questo avvio di stagione. Una sottigliezza a fronte delle note positive, ma che un perfezionista come Baroni vuole lasciarsi definitivamente alle spalle. Forse l’ha già fatto visto che nelle ultime tre gare la Lazio ha incassato solamente due gol, entrambi nella ripresa. All’esame Cagliari non parteciperà lo squalificato Nuno Tavares, grande protagonista di questo avvio di campionato con otto assist. Spazio a Lazzari, Gila, Romagnoli e Pellegrini. Poi Guendouzi e Rovella a supporto degli uomini d’attacco: Isaksen, Dia, Noslin e Castellanos. Saranno loro gli undici che in campo cercheranno quota 16 all’Olimpico. Un avviso anche per il Porto che a Roma contro la Lazio non ha mai perso: 0-0 nel 2003, 2-2 nel 2019. Battere una big in Europa League sarà il prossimo obiettivo per una squadra e un allenatore che ormai non sono più una sorpresa.