La Lazio ha perso entrambe le trasferte di questo campionato (1-2 sia contro l’Udinese che con la Fiorentina) e come riporta Opta è anche la squadra che ha concesso più reti nel primo quarto d’ora di gioco (quattro). All’esordio in Europa League contro la Dinamo Kiev, la Lazio non solo ha vinto e convinto, ma ha anche tenuto la porta inviolata, nonostante un ampio turn over che ha permesso a Marco Baroni di far rifiatare vari big della rosa. In Germania sono arrivati i segnali migliori per il tecnico biancoceleste che ora cerca conferme a Torino sul campo della squadra che ha chiuso la quinta giornata in testa alla classifica. Nel lunch match domenicale la formazione granata di Paolo Vanoli affronta quella che negli ultimi anni è stata la sua bestia nera. La Lazio è rimasta imbattuta in nove delle ultime 10 partite di Serie A contro il Toro. E l’ultima sconfitta interna subìta dai granata, è stata inflitta proprio dai biancocelesti. Pochi dubbi di formazione. La certezza è che l’11 sarà radicalmente diverso rispetto a quello visto in Europa. Mancheranno due difensori: Gigot e Patric. Il resto dei giocatori sono tutti a disposizione. Tornano titolari Lazzari, Gila, Tavares, Guendouzi, Isaksen, Zaccagni e Castellanos. Confermati Provedel (impeccabile contro la Dinamo Kiev), Romagnoli, Rovella e Dia. Quest’ultimo, contando anche i due gol segnati in Coppa Italia con la Salernitana, è già a quota sei gol all’attivo. Difficile immaginare un inizio migliore. L’attaccante senegalese sembra esaltarsi in ogni ruolo, sia da spalla di Castellanos che da riferimento unico d’attacco. Partirà dalla panchina l’altro protagonista di Amburgo, Dele Bashiru. La sensazione è che in una partita muscolare come quella contro Zapata e compagni lo spazio per il nigeriano ci sarà . Tre ballottaggi per Paolo Vanoli: Walukiewicz o Vojvoda, Linetty o Tameze, Adams o Sanabria. Maripan e Coco completeranno la difesa. Lazaro, Ricci, Ilic e Sosa a centrocampo. Zapata l’intoccabile in attacco. Il colombiano sogna di riprendersi due primati: quello in classifica e quello nella classifica marcatori in attività in Serie A. Dybala lo ha superato, ora Duvan vuole rispondere.