Serie A

Lazio, 12 sconfitte dopo 28 giornate: come nel 2009/10. L’Udinese dopo Stadium e San Siro espugna l’Olimpico

Felipe Anderson Lazio
Felipe Anderson - Foto Fabrizio Corradetti / IPA Sport / IPA

Dopo la San Siro rossonera e lo Stadium, l’Udinese espugna anche l’Olimpico biancoceleste e certifica la crisi di una Lazio sempre più lontana dalla zona Champions (il Bologna è distante undici lunghezze). La squadra di Maurizio Sarri (oggi in tribuna per squalifica) ha perso dodici delle prime ventotto partite in campionato, come non accadeva dalla stagione 2009/10 quando chiuse la Serie A al dodicesimo posto. Numeri negativi per una squadra in crisi d’identità, incapace di reagire dopo la sconfitta in Champions League contro il Bayern Monaco e fin troppo fragile in fase difensiva. Alla serata da incubo si aggiunge anche l’infortunio di Provedel, costretto ad uscire dopo un problema alla caviglia accusato in area avversaria nella veste di attaccante aggiunto. Gli esami chiariranno l’entità del danno subìto dal portiere goleador.

L’avvio in realtà era stato incoraggiante per i padroni di casa. Al 4′ è infatti la squadra biancoceleste a sfiorare il vantaggio. Zaccagni cerca un tiro a giro dal limite ma colpisce il palo alla sinistra di Okoye. Al 10′ altro spunto, stavolta di un ispiratissimo Luis Alberto che cerca una rasoiata dal limite e non va lontano dallo specchio. La prima mezz’ora di gioco di fatto è un monologo biancoceleste e al 28′ sfiora ancora il gol. Felipe Anderson sfonda sulla destra e crossa, Zaccagni da due passi impatta male col pallone e calcia alto. L’Udinese, superata la serie di spaventi, prova a prendere coraggio. La prima chance dei friulani si registra al 33′: Lovric tenta un tiro al volo da fuori area, ma Provedel in bagher respinge e si supera, poco dopo, sulla deviazione di Kamara su suggerimento di Pereyra.

All’intervallo Martusciello gioca un cambio. Fuori Felipe Anderson dentro Isaksen. Due minuti dopo però è l’Udinese a passare in vantaggio. Thauvin dalla destra crossa al centro per Kamara, che aggancia e serve un tiro cross per la spaccata vincente di Lorenzo Lucca. La risposta biancoceleste però è immediata, con un assist della Lazo. Zaccagni sfonda a sinistra e crossa, Giannetti ci mette il piede e inganna il suo stesso portiere. L’autogol però più che svegliare definitivamente la Lazio, scuote positivamente l’Udinese che due minuti dopo si riprende il vantaggio. L’azione stavolta è tra le più belle della stagione friulana. Lovric difende un pallone in area, tocca per Thauvin che scarica per Zarraga: il centrocampista sceglie la soluzione col piatto, la palla passa nella foresta di gambe ed è irraggiungibile per Provedel.

Prima dello scoccare dell’ora di gioco, la Lazio ha anche l’occasione per pareggiare, ma Lazzari lanciato a tu per tu col portiere si fa murare da Okoye, bravo poi a deviare il tiro di Isaksen. Al 60′ c’è il doppio cambio: fuori Cataldi e un Immobile tutt’altro che contento della sostituzione, dentro Kamada e Castellanos. Poi c’è spazio anche per Pedro al posto di Luis Alberto. Nell’assedio del recupero c’è anche la nota stonata legata all’infortunio di Provedel. L’estremo difensore va a saltare in attacco a cercare il secondo gol stagionale ma rimedia solo un infortunio alla caviglia che lo costringe a lasciare il posto a Mandas. È l’ultima brutta notizia di un lunedì da incubo, che offre anche due episodi da moviola: Provedel si allaccia con Lucca in area, ma Aureliano fa giocare e prende la stessa decisione anche a seguito di un contatto su Castellanos nell’area opposta. Nel mezzo Perez spende un fallo tattico e riceve il secondo giallo. Ma per la Lazio è troppo tardi per sfruttare la superiorità numerica.

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