Lautaro Martinez, capitano dell’Inter e capocannoniere della Serie A con 23 reti, è stato ospite questa sera a Che Tempo Che Fa, talk show diretto da Fabio Fazio sul canale Nove. L’argentino, tra seconda stella, amici e famiglia, si è raccontato in tutto e per tutto nella sua prima esperienza televisiva: “Sono un po’ agitato, è la prima volta per me in degli studi del genere, però un piacere essere qui”.
Fazio a quel punto lo mette a suo agio, scherzando sulla sua serietà in un momento di felicità, chiedendogli delle sensazioni vissute dopo la vittoria dello Scudetto vinto con la sua Inter: “Si, è un momento felice. Di solito non sorrido spesso ma grazie all’Inter e ai miei figli ora questo accade. Dopo il fischio finale ho vissuto di nuovo i momenti di due anni fa, quando ci andammo vicini. Quell’anno vinsero loro (il Milan, ndr.). Quest’anno dopo lavoro e tanti sacrifici, abbiamo vinto noi. Siamo nella storia di questo grande club”.
A proposito di figli e di quello che succede in casa, Fazio fa una staffetta tra Lautaro e la moglie Augustina, anch’essa presente in studio, che spiega come il bomber nerazzurro sia ‘maniacale’ nei modi di fare e abbia un ordine tutto suo: “In casa dev’essere tutto ordinato, sennò dà di matto. Questo vuole dire che mette spesso a posto le cose e mi aiuta (ride Augustina, ndr.)”. L’argentino risponde scherzandoci su: “Sì, è così. Mi aiuta in tutto e per tutto questa mentalità, ho meno cose a cui pensare e rimango concentrato. Con i figli poi è cambiato tutto, con loro riesco a scherzare di più e gli insegno i valori che papà mi ha trasmesso. Mi arrabbio anche di mento, mi hanno cambiato la vita”.
Tornando allo Scudetto, Lautaro ripercorre quella giornata: “La mattina del derby pioveva a dirotto e faceva freddo. Ci siamo allenati lo stesso nonostante dovessimo riposare, Inzaghi ci voleva concentrati sull’obiettivo. Sapevamo quanto sarebbe valso, vincere il derby significava vincere il titolo e lo sapevamo già da quando i primi calcoli avrebbero portato a questa possibilità. Dovevamo farlo e l’abbiamo fatto. La sera ho sentito tutti in Argentina: amici, parenti, chiunque. Erano felici, hanno detto che me lo meritavo e li ringrazio. L’obiettivo era vincere la seconda stella. Abbiamo lavorato tantissimo e dopo tanto sacrificio ce l’abbiamo fatta. Lo scudetto nel derby è stata una cosa importante, bella speciale. Vincerlo contro di loro a casa loro per noi è stata una cosa meravigliosa. È un giorno che non dimenticheremo mai. Non era mai successo. Siamo entrati nella storia di questo grande club, per noi è una cosa importantissima”.
Poi Lautaro parla delle figure principali della sua carriera e sgancia la bomba: “Milito? Figura importantissima, mi ha portato all’Inter, mi ha dato la numero 10 e ha spinto per farmi capitano della squadra, gli devo tanto. Maradona? Mai conosciuto purtroppo, stava già parecchio male .. Lionel? Un marziano, fa cose che nessun’altro fa. Sono una bandiera per l’Inter? Si, e la voglio essere ancora, ho intenzione di rinnovare per tanto tempo con il club”.