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La trentaduesima giornata di Serie A si chiude con il posticipo Atalanta-Empoli, terminata 0-0 al termine di 90 minuti intensi. L’Atalanta compie un passo indietro significativo in ottica Champions con una prestazione nel complesso non sufficiente, mentre l’Empoli guadagna punti preziosi, tenendo la scia del Bologna per la lotta salvezza.
Nelle battute iniziali del primo tempo, l’Atalanta non attua una delle sue classiche partenze fulminee, bensì appare compassata e l’Empoli prova a punire la formazione bergamasca con Farìas, che al secondo minuto di gioco spreca una colossale occasione da gol per gli ospiti, ipnotizzato da Gollini. La compagine di Gasperini soffre le geometrie di Bennacer e l’equilibrio difensivo dell’Empoli, sul quale sbattono le conclusioni rispettivamente di Hateboer, Freuler e Zapata. La più evidente palla gol capita sui piedi di un ispiratissimo Ilicic al minuto 26, che meravigliosamente elude l’intervento di Dell’Orco e scarica un potente mancino che Dragowski riesce ad intercettare in quanto centrale.
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L’Atalanta prende campo e l’Empoli soffre il ritmo casalingo: Ilicic si libera ancora di due uomini con eleganza, ma non dosa bene la potenza del mancino che esce largo sulla destra di Dragowski. Si chiude un primo tempo a reti inviolate con l’Atalanta che inusualmente attacca in modo disordinato e non trova il bandolo della matassa. Il secondo tempo si apre con una forte pressione offensiva dell’Atalanta in avvio: Hateboer non sfrutta nuovamente una grande occasione su uno spiovente di Gomez a causa di un colpo di reni superlativo di Dragowski che blinda il risultato. Al minuto 64 Ilicic illumina la sfida con una sublime palla filtrante per Zapata che calcia forte ma non centra il bersaglio grosso. A dieci minuti dalla fine un poco lucido Gomez spara al vento una ghiotta occasione sul servizio preciso di Hateboer: il tempo scorre inesorabile ed il forcing dell’Atalanta sembra sempre più sterile. L’ultimo sussulto dei padroni di casa proviene da una deviazione in area piccola di Mancini che tentava di sfruttare un tiro-cross di Barrow ma nuovamente Dragowski si impone con sicurezza.
Una menzione particolare è d’obbligo per Bartlomiej Dragowski, autore di un match mostruoso, avendo neutralizzato ogni tipo di occasione e, in toto, i 30 tiri nello specchio dell’Atalanta. Il portiere polacco vince lo scontro aperto fino all’ultimo minuto contro Josip Ilicic, che in ogni modo ha provato a superarlo: di fino, di potenza, di astuzia, ma nulla ha potuto sulla serata di grazia del numero 69 toscano: saracinesca.
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