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Daniele Orsato “è il nostro massimo rappresentante, penso che in questo momento storico ci ispiriamo un po’ a lui perché è lui il riferimento. Per me è un orgoglio averlo visto lì insieme al suo team arbitrale”. Lo ha detto l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi, a margine della consegna del ‘Pegaso d’oro’ della Regione Toscana, commentando la prova del collega che ieri ha diretto la gara inaugurale dei Mondiali fra Qatar ed Ecuador. “Il mio obiettivo è arrivare piu’ in alto possibile – ha aggiunto – Gli arbitri donne al Mondiale sono bravissime e grandissime, spero di poter raccogliere i loro stessi risultati“. Poi spiega: “Mi sembra evidente che ci siano stati tanti cambiamenti in questi ultimi due anni di presidenza dell’Aia, c’è stata una forte volontà di investire sul movimento femminile per darci tutti gli strumenti necessari a raggiungere i colleghi maschi, per questo ringrazio la mia associazione”. Per arrivare ad arbitrare in serie A ci sono voluti “sedici anni di sacrifici, sedici anni di impegno costante, niente di diverso da quello che fanno i colleghi uomini perché anche per loro il percorso è molto lungo, ce l’ho messa tutta e sono felice che il sogno si sia realizzato”.
Sull’evoluzione dell’ambiente: “Sicuramente è cambiato il livello di professionalità , sia da parte dei calciatori, delle società ma anche dei miei colleghi -ha raccontato Ferrieri Caputi – Sono felice di lavorare in un contesto del genere, sento di poter migliorare molto ed un ringraziamento oltre che all’Aia, va alle società , alla Lega Pro e alla Figc che hanno reso possibile tutto questo. Mi soffermo piu’ sulle critiche ricevute che sui complimenti. Chiedo a tutti di giudicarmi come arbitro e non come arbitro donna, e di porre sempre l’attenzione sulla performance arbitrale piuttosto che sull’essere donna”.
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