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“L’esperimento, che è già realtà, ad oggi non può che essere un risultato positivo pensando a come siamo partiti con una svolta epocale per il mondo del calcio. Ha bisogno dei suoi tempi perché venga perfezionato ma questo è normale”. Queste sono le prime parole sull’utilizzo del Var da parte Luca Banti che è stato intervistato da RMC Sport a seguito del Premio Maestrelli ottenuto a Montecatini Terme. Il noto arbitro italiano ha proseguito spiegando: “Noi lo abbiamo accettato subito con grande voglia perché uno dei compiti degli arbitri e’ fischiare al novantesimo sapendo di aver preso in campo più decisioni possibili giuste. Fino agli anni passati talvolta non ci riuscivamo, ma era normale, oggi con il Var nel 90% e passa dei casi abbiamo la possibilità di prendere la decisione giusta, sapendo sempre che al mondo non c’e’ nulla di infallibile”.
Banti puntualizza sull’uso della tecnologia, spiegandone anche i benefici: “I calciatori in campo all’inizio potevano essere spiazzati ma quando l’arbitro va a rivedere le immagini al video e prende la decisione dopo averla rivista, credo che venga accettata nella maniera più tranquilla da parte di tutti. Tutto questo poi si traduce in meno ammonizioni per proteste, meno nervosismo in campo. Meno ammonizioni per i calciatori e possibilità di giocare più minuti in campionato e questo credo che per le società sia importante”.
Infine un commento su Davide Astori, l’ex capitano della Fiorentina scomparso per un malore durante la notte: “L’ho arbitrato molte volte, da quando era ragazzino nel Cagliari, poi quando si è formato nella Roma e quando è diventato capitano. Per noi arbitri nonostante in quei 90 minuti ci siano tensioni è stato un onore conoscerlo come persona e apprezzare l’evoluzione che ha avuto come uomo. Nella Fiorentina era un vero capitano, una persona con cui potevi andare a parlare, lui ti ascoltava e se ti chiedeva qualcosa lo faceva con signorilità“.