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La Lega di Serie A non rinvierà nessuna partita. La posizione netta e decisa è stata ribadita nel corso del Consiglio di Lega straordinario che si è riunito in serata per fronteggiare l’emergenza contagi che sta colpendo anche il calcio italiano. Il Consiglio è stato compatto nel difendere il campionato e quindi proseguire con le gare. Nelle prossime ore, inoltre, verrà stilato un nuovo protocollo in stile Uefa: con 13 giocatori disponibili (di cui un portiere) ci sarà l’obbligo di giocare, anche pescando dalla Primavera. Inoltre, la Lega ricorrerà al Tar contro i provvedimenti delle Asl che non terranno conto delle disposizioni sulle quarantene del 30 dicembre scorso.
Già le Asl. Nella giornata di oggi sono intervenute in ordine sparso e hanno bloccato ben quattro squadre mettendole in quarantena per cinque giorni: il Bologna, la Salernitana, l’Udinese e il Torino che dunque domani non potranno scendere in campo rispettivamente contro Inter, Venezia, Fiorentina e Atalanta. E si assisterà al solito teatrino: la squadra avversaria in campo, aspetterà quarantacinque minuti in attesa del triplice fischio dell’arbitro e poi palla alla giustizia sportiva. Le quattro squadre bloccate non potranno scendere, con tutta probabilità , in campo neanche domenica 9 gennaio causando il non svolgimento di altre quattro partite che si uniscono ad Udinese-Salernitana di fine dicembre, anch’essa non disputatasi per un provvedimento dell’Asl di Salerno. Il conto dunque è già a nove partite e potrebbe non fermarsi qui.
E poi c’è il caso di Juventus-Napoli. Sì, il remake dello scorso anno. Ma stavolta l’Asl ha lasciato partire la squadra napoletana anche se ha emesso un provvedimento di quarantena per Zielinski, Lobotka e Rrahmani in quanto sprovvisti di booster e con seconda vaccinazione fatta da oltre 120 giorni. Peccato però che i tre giocatori erano già sul volo verso Torino e adesso la situazione è tutta da decifrare e decrittare. Al momento la partita è confermata con sei Primavera del Napoli aggregati per via delle positività di Osimhen, Lozano, Meret e Mario Rui oltre che di Luciano Spalletti.
L’incognita calendario è assillante. L’esempio dell’Atalanta è palese: i bergamaschi non potranno giocare contro il Torino domani e neanche contro l’Udinese domenica e, se i tribunali sportivi daranno ragione alle società ricorrenti (così come è stato fatto sino ad ora) le partite si dovrebbero recuperare. Sì, ma quando? Il calendario è fitto e i ragazzi di Gasperini giocano ogni tre giorni con anche Europa League e Coppa Italia di mezzo. La situazione potrebbe sfuggire di mano presto. E il rischio di trovarsi un campionato sub-judice sino a maggio è concreto.
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