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La Roma torna subito a sorridere dopo l’eliminazione in Coppa Italia e all’Olimpico trova una vittoria per 2-0 sull’Empoli che vale il momentaneo secondo posto a pari punti con l’Inter. Apre Ibanez, raddoppia Abraham con la specialità della casa: il calcio da fermo. L’assist è lo stesso: Paulo Dybala. L’autore dell’incornata invece cambia: al 2’ la testa vincente è di Roger Ibanez, al 6’ è quella di Tammy Abraham, che torna a segnare all’Olimpico in campionato a quasi un anno di distanza dall’ultima volta. La Roma sfiora il tris quattro minuti dopo con Paulo Dybala, ma il suo mancino, dopo l’imbucata di Matic, è impreciso. Poi è ancora Abraham, sugli sviluppi di un calcio piazzato, a sfiorare il gol: Vicario dice no al 24’, al 29’ l’inglese invece non inquadra la porta. Dal 2020 Razvan Marin è il terzo centrocampista del campionato per occasioni create da palla inattiva dopo Pellegrini e Calhanoglu. Al 44’ l’ex Cagliari si conferma: palla scodellata in area da punizione, Rui Patricio sbaglia l’uscita ma riesce a toccarla quel che basta per disinnescare il tocco da due passi di Ebuehi, che calcia alto. Ad inizio ripresa la Roma è subito pericolosa, ma è un triplo intervento di Vicario a finire in copertina: respinta sul mancino di Dybala, risposta sul tap in di Mancini e deviazione col piede sul colpo di testa a botta sicura di Abraham. L’Empoli si tiene in vita così e prova a riaprire tutto. Ma la Roma si chiude e rende inutile il possesso prolungato degli uomini di Zanetti. L’allenatore toscano opta per le forze fresche in attacco: fuori Satriano e Caputo, dentro Cambiaghi e Piccoli. Mourinho risponde togliendo Dybala (non al meglio dopo una botta al fianco nel primo tempo) per Bove. Più muscoli e Polmoni per portare in ghiaccio la partita e conquistare tre punti che possono essere pesantissimi nella corsa Champions.
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