Prova di forza devastante e +7 sulla Juventus a parità di partite. Quest’Inter fa paura, e proprio perché è arrivata dopo un primo tempo deludente e difficile, è ancora più significativo il 2-4 sul campo di una Roma coraggiosa ma che si spegne nel secondo tempo travolta dall’uragano nerazzurro sotto il diluvio che si è abbattuto sull’Olimpico. L’Inter non chiudeva un primo tempo in svantaggio da aprile scorso contro la Lazio, poi aveva ribaltato. Stesso discorso oggi, ma per quanto accaduto nei primi 45′ resta una piccola sorpresa il modo in cui, di prepotenza e di autorità, la squadra guidata oggi da Farris per la squalifica di Inzaghi è andata a ribellarsi al risultato approcciando al secondo tempo con rara intensità e voglia di vincere anche questa. Lazio e Napoli in Supercoppa, poi Fiorentina, Juventus e Roma in campionato. Cinque vittorie che fruttano un trofeo, il primo stagionale in Arabia, e con questo vantaggio e gli scontri diretti a favore sulla Juve, anche una bella fetta di scudetto. Già, è un’Inter sempre più lanciata verso la seconda stella: vince in qualsiasi modo, di cinismo, dominando, subendo e poi rimontando. Non si scompone mai, volge a proprio favore gli episodi e anche qualche episodio arbitrale borderline non può far più di tanto polemica per la qualità del gioco e le prestazioni messe sul terreno di gioco. Per De Rossi la prima sconfitta, ma se si pensa a quella dell’andata con Mourinho in panchina, sembrano essere passati anni luce: giocando così i giallorossi possono puntare al quarto posto, ma Lukaku in grandissima flessione va recuperato nella sua forma psicofisica migliore per lottare ad armi pari con le altre.
LA PARTITA – La squadra giallorossa è protagonista di una buona partenza, rendendosi subito pericolosa prima con El Shaarawy e poi con Pellegrini. Al 15′ Barella ci prova dalla distanza, ma il suo tiro viene deviato in corner. Due minuti più tardi i nerazzurri passano in vantaggio grazie ad Acerbi che, sugli sviluppi di corner, sfrutta la spizzata di Lukaku per infilare alle spalle di Rui Patricio. Il Var richiama Guida per la posizione di Thuram, in fuorigioco, ma per l’arbitro non disturba il portiere portoghese. I ragazzi di De Rossi reagiscono immediatamente e al 28′ agguantano il pareggio con un colpo di testa di Mancini, bravo a trovare la deviazione vincente sulla punizione di Pellegrini. Negli ultimi minuti del primo tempo la Roma riesce a completare la rimonta: ancora Pellegrini imbuca per El Shaarawy, che in contropiede fulmina Sommer con il mancino. Si va all’intervallo sul punteggio di 2-1 in favore dei capitolini. In apertura di ripresa l’Inter ristabilisce subito la parità con la rete di Thuram che, su assist di Darmian, deposita in fondo al sacco anticipando Mancini. Neanche il tempo di riorganizzare le idee per i giallorossi, che la compagine nerazzurra torna avanti al 56′ con un autogol di Angelino che, nel tentativo di anticipare lo scatenato Thuram, mette la palla nella propria porta. La squadra di De Rossi non demorde e va alla ricerca del pareggio, costruendo due grandi occasioni con Lukaku, che però si fa ipnotizzare da Sommer. Nel finale i capitolini tentano il tutto per tutto, ma i nerazzurri chiudono i giochi nel recupero con Bastoni, che in contropiede fissa il punteggio sul definitivo 4-2.