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La Roma spreca un’altra occasione. E stavolta era ghiottissima perché i tre punti avrebbero significato l’aggancio al secondo posto dell’Inter. In un Olimpico infuocato, tra pañolada e striscioni di solidarietà per Mourinho, squalificato per due giornate, la Roma perde 4-3 contro il Sassuolo e lo fa in 10 uomini per un rosso rimediato da Kumbulla allo scadere del primo tempo. La squadra giallorossa cade sotto i colpi di Laurienté (doppietta), Berardi (rigore) e Pinamonti. Del resto il Sassuolo aveva già indirizzato la gara in un avvio di match che ha visto i giallorossi senza Dybala, Mancini (diffidato) e gli infortunati Belotti e Pellegrini. Al 13’ il Sassuolo passa in vantaggio: dopo una palla persa da Bove, i neroverdi ripartono e portano al tiro Berardi, Rui Patricio respinge corto sui piedi di Laurientè che mette in rete. La Roma subisce il contraccolpo e al 18’ la squadra di Dionisi raddoppia. Stesso copione: Berardi insiste su un’azione prolungata e scarica per il solito Laurientè che punisce i giallorossi con un bel destro sotto la traversa. La reazione della Roma è affidata ai due esterni: al 26’ Spinazzola crossa dalla sinistra, dal lato opposto Zalewski al volo fa rimbalzare il pallone e supera Consigli per l’1-2. Sembra il primo sussulto per la rimonta, ma la Roma si fa male da sola e sprofonda. Nel recupero Kumbulla calcia Berardi a terra: è rigore e rosso per l’albanese per condotta violenta. Un’ingenuità che spiana la strada dei ragazzo di Dionisi. Dagli undici metri l’attaccante azzurro non sbaglia Sotto di due gol e con l’uomo in meno, Foti manda in campo Dybala e Karsdorp. All’argentino basta un pallone: sinistro a giro dal limite e palla sotto l’incrocio. Il Sassuolo risponde con Berardi: stop e tiro, traversa scheggiata. Al 74’ c’è il poker: Laurientè premia il taglio di Pinamonti che batte Rui Patricio. L’ultima azione di rilievo del match è il primo gol di Wijnaldum: incursione in area e tocco sotto su Consigli. Ma non basta. Il Sassuolo vince la terza gara di fila in Serie A come non accadeva da marzo 2022. La Roma arriva nel peggiore dei modi nella settimana che deciderà una stagione: prima il ritorno con la Real Sociedad, poi il derby con la Lazio.
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