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Dybala più Abraham, gli attaccanti finalmente segnano entrambi e la Roma rialza la testa dopo gli ultimi disastrosi sette giorni in cui tra Udinese e Ludogorets stavano venendo meno pian piano le certezze e le solidità dell’inizio di stagione. Le difficoltà per la squadra di Mourinho rimangono, visto che un ottimo Empoli preme e fa sbandare più volte la difesa giallorossa, colpendo addirittura tre pali e rimettendo in discussione la sfida costringendo a un extra di fatica gli ospiti, che giovedì hanno giocato in Bulgaria e giovedì giocheranno di nuovo in Europa League.
Non c’è un attimo di sosta in questo calendario compresso, ma Mou non rinuncia ai titolari, anche in virtù dei tanti infortuni, e così ci si affida sempre al trittico Pellegrini-Abraham-Dybala. Gli ultimi due segnano, che gol quello dell’argentino, che poi trova l’assist per il britannico, mentre il capitano tradisce dal dischetto scheggiando l’incrocio dei pali e condanna i suoi a dover sudarsi una vittoria importante quanto sofferta. Una partita nel complesso non esaltante per la Roma, che spesso è in balia degli assalti dell’Empoli e concede tanto (oltre a trovare importanti occasioni per arrotondare), ma con giudizio si evita di sbandare totalmente come accaduto a Udine. Subito la risposta alle prime difficoltà stagionali, ora sono 13 punti in classifica, a -1 dal trio di testa e con l’Atalanta alle porte che costituirà un altro banco di prova mica male.
L’Empoli dal canto suo può sicuramente prendersela con la cattiva sorte: tre pali a portiere battuto contro una big non si possono non considerare nel giudizio all’ottima prova dei ragazzi di Zanetti, che se la giocano alla pari con personalità e voglia di ottenere la prima vittoria stagionale. Arriva però la seconda sconfitta, ora bisognerà trovare i tre punti tutti insieme perché la bagarre salvezza non aspetta nessuno ed è vietato restare ancora al… palo.
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