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E’ una Roma con la testa a Tirana quella che perde malamente in casa della Fiorentina e rischia di doversi giocare l’Europa intermedia soltanto dalla Conference League e non dal campionato. Già, perché quello che doveva essere il match point per garantirsi un posto in Europa League già prima di sfidare il Feyenoord, non fa altro che rimescolare invece le carte e creare un maxi ingorgo a quota 59. Con la Lazio, peraltro, a 62 e davanti, dunque con un altro smacco in questa stagione che, al contrario di quanto sembra, rischia di diventare quasi fallimentare.
Conquistare un trofeo sarebbe fondamentale e darebbe lustro a questo primo anno di Mourinho, caratterizzato da belle vittorie ma anche da rovinose sconfitte. Quella del Franchi è una di questa, in uno scontro diretto fondamentale che costringerà adesso la squadra capitolina a far più punti dei viola da qui alla fine. All’andata una vittoria di misura per i giallorossi, al ritorno c’è un 2-0 che porta avanti Italiano negli scontri diretti. Una vittoria per nulla in discussione quella dei toscani, limpida nonostante un’opacità relativa al primo gol, che nasce da un rigore “televisivo” chiamato dal Var assolutamente fuori dal protocollo. Ma non ci può essere appiglio per una serata in cui la Roma non è riuscita a fare un tiro in porta e più di tre passaggi verticali di fila. Un’involuzione pericolosa quella del campionato, visto che si tratta della quarta di fila senza vittoria dopo un ottimo periodo: insomma, dopo questo brutto passo falso c’è da fare i conti con la matematica, toccherà far punti e sudarsela senza poter concentrarsi fin da ora alla finale di Conference. Che, peraltro, potrebbe essere il jolly per l’Europa League. Alla quale la Roma, a ogni modo, vuole qualificarsi già dal campionato, senza patemi d’animo. Lazio, Atalanta, e una grande Fiorentina che dà un calcio alla crisi, permettendo.
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