Il Como riparte da quel 25 gennaio 2003, quando vinse l’ultima sfida giocata in A contro la Roma dopo che aveva perso tutte le precedenti cinque in campionato. Da quel 2-0 sono passati ventuno anni, c’è stato lo sprofondo nei dilettanti nel mezzo, e ora è di nuovo 2-0 e un passo avanti deciso in chiave salvezza dopo un lungo digiuno di risultati positivi per la squadra di Fabregas. E il gol vittoria lo firma l’uomo simbolo di questa scalata, quell’Alessandro Gabrielloni che c’era e segnava in D, c’era e segnava in C, c’era e segnava in B, tra gli artefici delle promozioni in serie. E che c’è in A e ora segna il suo primo gol nel massimo campionato, coronando e realizzando il sogno di un’intera carriera di provincia. Il sigillo di Paz, a suo modo altro simbolo del progetto dei ricchissimi magnati asiatici proprietari del Como, che alla tradizione stanno unendo la brandizzazione del club, gli acquisti mirati di giocatori affermati del passato o giovani di assoluto avvenire, i vip allo stadio…
Una vittoria meritata e frutto del coraggio, che per la Roma invece costituisce una vera e propria ricaduta nel proprio malessere. Dopo le due facili vittorie casalinghe, Ranieri dimostra di non avere ancora la chiave per far guarire questa squadra dal mal di trasferta: sono undici consecutive in campionato senza vittorie, sei ko e cinque pari, quattro le sconfitte consecutive: si tratta di un record per i capitolini, eguagliando quanto accaduto tra dicembre 1999 e maggio 2000. E con questa pesante sconfitta arrivata nel recupero ma maturata nei venti minuti precedenti, si interrompe anche la striscia di vittorie di fila contro le neopromosse a quota sei. 16 punti, appena due di vantaggio sulla zona retrocessione: i guai per i giallorossi continuano.
LA CRONACA DI COMO-ROMA
La compagine giallorossa è autrice di un buon avvio di partita, rendendosi pericolosa dopo 7′ con un destro di Saelemaekers, su cui è decisivo l’intervento di Reina. Al 14′ Da Cunha rischia l’autogol sul traversone di Angelino, ma la retroguardia dei lariani riesce a salvarsi. Due minuti più tardi Celik tenta la conclusione, ma non centra lo specchio della porta. Dopo quasi venti minuti di sofferenza, gli uomini di Cesc Fabregas reagiscono al 19′ con un insidioso calcio di punizione di Nico Paz, che accarezza la parte alta della traversa. Un minuto dopo Strefezza approfitta di un errore di Saelemaekers per andare al tiro, ma non riesce ad inquadrare la porta difesa da Svilar. Momento positivo per il Como, che al 23′ si ritaglia una grande occasione con Belotti che, dopo una palla persa da Le Fee, si invola verso la porta: l’uscita di Svilar è provvidenziale per evitare problemi ai capitolini. Al 28′ la Roma trova il gol con un perfetto tocco sotto misura di Manu Koné, ma il tutto viene annullato per un fuorigioco di El Shaarawy.
Nel finale di primo tempo Nico Paz, su assist di Belotti, tenta il diagonale mancino ma trova l’opposizione di Svilar e si va a riposo sul parziale di 0-0. Nella ripresa Claudio Ranieri si gioca subito la carta Dovbyk, che prende il posto di El Shaarawy, ma a rendersi pericolosi sono ancora i padroni di casa con una conclusione di Da Cunha respinta da Svilar. La Roma prova a reagire, ma fa fatica a contenere le offensive degli avversari che al 62′ arrivano nuovamente al tiro con Fadera. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, la situazione non cambia e il Como costruisce una doppia chance prima con Cutrone e poi con Goldaniga, che però peccano di imprecisione. Al 75′ arriva uno squillo da parte dei giallorossi con Dybala che, su suggerimento di Celik, fallisce un’ottima occasione davanti a Reina calciando a lato. In pieno recupero Alessandro Gabrielloni concretizza l’assist di Cutrone e beffa Svilar per l’1-0, facendo esplodere di gioia il Sinigaglia. In contropiede c’è spazio anche per la rete di Nico Paz, che fissa il punteggio sul definitivo 2-0. Il Como sale così a 15 punti ed esce dalla zona retrocessione, mentre la Roma resta dodicesima a quota 16.
LE PAGELLE DI COMO-ROMA
IL MIGLIORE – Alessandro Gabrielloni, voto 7.5. Che storia, la sua. Entra nel finale, lui che è il protagonista della scalata dalla D alla A dei lombardi, e segna di rapina il gol vittoria. Una serata leggendaria per chi ha segnato in D, in C, in B e ora in A.
IL PEGGIORE – Paulo Dybala, voto 5. Fino a quando non abbandona il terreno di gioco, si caratterizza per passaggi all’indietro e
L’ARBITRO – Antonio Rapuano di Rimini, voto 6. Impreciso in alcuni frangenti, ma nelle situazioni chiave vede bene e alla fine non si tratta di una partita complicata per lui.
IL TABELLINO DI COMO-ROMA
COMO (4-2-3-1): Reina 6; Van Der Brempt 6, Goldaniga 5.5, Kempf 6.5, Barba 6; Da Cunha 6.5 (35’st Ben Kone sv), Engelhardt 6 (19’st Sergi Roberto 6); Strefezza 5.5 (35’st Gabrielloni 7.5), Paz 7, Fadera 6; Belotti 5.5 (19’st Cutrone 6.5). In panchina: Audero, Baselli, Iovine, Jack, Cerri, Braunoder, Mazzitelli, Verdi, Dossena. Allenatore: Fabregas 6.5.
ROMA (3-4-2-1): Svilar 6.5; Celik 5.5, Hermoso 6, Ndicka 6.5; Abdulhamid 6 (17’st Mancini 6), Manu Konè 6.5, Le Feè 5.5 (17’st Pellegrini 6), Angelino 6.5; Saelemaekers 5.5 (17’st Pisilli 6), El Shaarawy 5 (1’st Dovbyk 5); Dybala 5 (31’st Soulé 5.5). In panchina: Ryan, Marin, Sangaré, Hummels, Dahl, Zalewski, Shomurodov, Baldanzi. Allenatore: Ranieri 5.5.
ARBITRO: Rapuano di Rimini 6.
RETI: 48’st Gabrielloni, 52’st Paz.
NOTE: Serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Goldaniga, Le Feé, Belotti, Van Der Brempt, Da Cunha, Ben Kone, Gabrielloni. Angoli: 6-5. Recupero: 1′, 4′.
LE PAROLE DI RANIERI
Claudio Ranieri non può certo essere soddisfatto dopo questo pesante ko che tiene la Roma persino pericolosamente invischiata nella lotta per non retrocedere: “Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara, anche se siamo stati un po’ troppo lenti. Abbiamo avuto buone occasioni di gol. Nel secondo tempo è completamente cambiata la partita, loro si sono messi a specchio e hanno avuto più voglia di vincere. Abbiamo sbagliato sulla punizione del gol, lasciando un centrocampista con un attaccante. Un errore che non ci possiamo permettere. Il Como ha fatto di tutto per vincere, noi non siamo riusciti a creargli dei problemi. Potrebbe esserci stanchezza, ma non mi piace accampare scuse. Dovevamo avere la loro stessa voglia. Dovevamo interpretare la gara diversamente. Mi aspettavo di più nel secondo tempo, una squadra come la Roma deve essere sempre pronta. Dobbiamo reagire, ci servirà da lezione”.