Serie A

La prima Roma di Juric contro l’Udinese: Dybala c’è, rebus centrocampo

Paulo Dybala
Paulo Dybala - Foto Marco Iacobucci / IPA Sport / IPA

Nell’ultima stagione il Torino ha mantenuto la porta inviolata in 18 partite di campionato e solo nel 1976/77 (19 con Luigi Radice allenatore) il club granata aveva registrato più clean sheet in una singola stagione nella sua storia in Serie A. Nel 2024, inoltre, il Toro subì solamente tre reti nei dieci incontri interni giocati in Serie A. Di problemi quella squadra ne aveva, e non pochi, ma Ivan Juric riuscì comunque a modellare un’identità chiara, spigolosa sicuramente, ma difficile da perforare. L’obiettivo del tecnico croato sulla panchina della Roma è quella di riuscire a combinare due anime, la solidità del suo Torino unita ad una combinazione di manovre e pressioni tali da ispirare la maggiore qualità giallorossa rispetto agli uomini d’attacco granata.

Nella conferenza stampa della vigilia della partita d’esordio, contro l’Udinese, Juric non ha nascosto quelli che sono i due capisaldi della sua idea di calcio: la difesa a tre e una pressione aggressiva, aspetti, come ha detto lui stesso, che la Roma ha mostrato negli scorsi mesi anche con Daniele De Rossi. Se queste sono le certezze, l’incognita è naturalmente rappresentata dall’utilizzo di Paulo Dybala. A scacciare ogni dubbio ci ha pensato lo stesso Juric: “Paulo è un giocatore intelligente, fa un buonissimo lavoro difensivo con molta attenzione. Io vorrei farlo giocare attaccante destro. Se sta bene è un giocatore di grandissima qualità. Può giocare insieme a Soulé”. Stasera dovrebbe giocare la Joya, mentre per l’ex Frosinone e Juventus si profila la seconda panchina consecutiva dopo quella con il Genoa.

Non è in discussione Artem Dovbyk, reduce dal primo gol in giallorosso segnato contro il Genoa. Nel 2022 l’ucraino fu vicino al Torino di Juric, ma per lui la spuntò il Girona. Una sliding door per il centravanti 27enne che in Liga si è laureato Pichichi, spingendo la Roma dei Friedkin ad investire per lui quasi 40 milioni. Il grande rebus è a centrocampo, dove l’unico sicuro di una maglia è Manu Kone. A giocarsi gli altri due posti sono Paredes, Cristante, Pisilli, Pellegrini, Baldanzi. Incertezza anche sulle fasce: Angelino partirà titolare a sinistra, mentre a destra il favorito è El Shaarawy. Battute finali invece per il caso Zalewski: “La vicenda si sta risolvendo nel modo giusto – ha detto Juric -. Il giocatore mi piace e ha ripreso ad allenarsi con la squadra. Per me può essere davvero importante per lo sviluppo di tutta la stagione”.

In difesa spazio a Mancini, Hermoso e Ndicka a protezione di Svilar. Panchina per Hummels, ma con l’Europa League in avvicinamento la sua ora sta per scattare. Poi una prima volta a testa, una per la Roma e una per Juric. Se l’allenatore è abituato al clima da contestazione, la Roma degli ultimi anni – quella delle decine di sold out consecutivi – rischia di essere spiazzata dalla Curva Sud (e forse non solo) vuota nei primi trenta minuti. Per Juric invece sarà la prima gestione di un doppio impegno: domenica l’Udinese, giovedì l’Athletic Bilbao. Senza sfide da superare non sarebbe l’occasione della vita.

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