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L’esame del 2021 offre conferme, delusioni e chance sfruttate per il riscatto. La Roma non si ferma, la Lazio frena di nuovo, il Napoli riparte e l’Atalanta si ritrova anche senza Gomez. All’Olimpico la squadra di Fonseca era chiamata ad invertire quel trend che l’anno scorso l’ha vista perdere punti nel mese di gennaio. La prima prova è buona, anzi ottima. Perché sotto la pioggia incessante e sopra il terreno pesante, la Roma domina ugualmente il gioco e alla fine vince la partita grazie all’asse formato da Karsdorp e Dzeko. Assist dell’olandese e tocco vincente del bosniaco che ha trovato il gol in sei delle prime dodici partite stagionali. Dopo un primo tempo caratterizzato da ritmi bassi e poche occasioni (ed è una notizia visto che Roma e Sampdoria sono due delle tre squadre che hanno ottenuto più punti nei primi tempi), il secondo tempo è un dominio giallorosso grazie anche alla spaventosa mole di gioco costruita (e annullata in fase di pressing) di Mkhitaryan. Se alla Roma non è mancato Mkhitaryan, alla Lazio è mancato il miglior Luis Alberto. Al Ferraris la squadra di Inzaghi, dopo aver sbattuto contro l’ex Pioli, viene fermata da un altro ex, Ballardini che alla guida del Genoa sembra aver trovato per un’altra volta l’elisir giusto per invertire la rotta della stagione. Decisivo è ancora una volta Mattia Destro, autore del quarto gol in quattro partite e a caccia di una seconda giovinezza.
E se il Genoa continua a migliorare la sua classifica, c’è un Cagliari che deve quantomeno iniziare a guardarsi le spalle. Alla Sardegna Arena un Napoli trascinato da uno strepitoso Zielinski torna ai tre punti dopo un punto in tre partite e travolge i sardi per 4-1. Per Di Francesco c’è una nota preoccupante: sette delle prime 15 partite sulla panchina del Cagliari hanno portato ad una sconfitta, solo Ballardini e Ventura hanno fatto peggio. Crolla anche il Sassuolo (Djuricic in tribuna) con un 5-1 inflitto dall’Atalanta che spazza via ogni discorso su quello che poteva essere uno scontro diretto inedito per i piani alti della classifica. E sui piani bassi la classifica si smuove. E vecchie protagoniste della salvezza, provano ad allontanarsi. E chi era rimasto lontano dagli affari retrocessione, torna pericolosamente nei bassifondi. E’ il caso del Parma che perde 3-0 contro il Torino ed è ora a -1 dalla zona calda. Per Giampaolo c’è l’occasione del riscatto e tre punti d’oro. Quelli che sono mancati alla Fiorentina fermata sullo 0-0 contro il Bologna e in assenza di continuità dopo il grande successo di Torino contro la Juventus. Terzultimo lo Spezia, battuto dall’Hellas Verona che può continuare a sognare. L’Hellas Verona è imbattuto nelle ultime cinque trasferte in Serie A, solo nel 2000 ha fatto meglio. Cambiano i giocatori ma Juric resta sempre al top.
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