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Scontro social. Non più tra calciatori ma tra le mogli. Un po’ come successo in Inghilterra con il litigio a colpi di storie Instagram tra la compagna di Rooney e quella di Vardy. Stavolta è toccato a Lady Cerci e Lady D’Ambrosio. La moglie dell’ex attaccante di Roma e Atletico Madrid – ma compagno di squadra dell’interista al Torino – ha dedicato tre storie Instagram alla questione: “Ho aspettato prima di decidere se fare o no questa storia. Ho aspettato e riflettuto. Si dice che all’ignoranza e alla cattiveria si risponde con il silenzio. Tante volte l’ho fatto. Poi però qualcosa mi manda in tilt. E quel qualcosa riguarda i miei figli. Ho già mandato giù parole, post e storie passate che toccavano mio figlio. Addirittura nel giorno della sua nascita. Poi ho sperato che il tempo facesse capire a certa gente che non volevo essere più disturbata. E l’ho detto più volte che volevo essere lasciata in pace. E siccome dopo anni vedo che il messaggio non è stato ben recepito, eccomi qui. Se certe bassezze le ho accettate per me, non permetto più in nessun modo che intralcino nemmeno per errore uno dei miei figli”.
E ancora: “Perché scrivere cattiverie ingiustificate dopo aver visto un bambino festeggiare felice il suo papà è da bestie, e le bestie non toccano i miei bambini. Perché mio figlio lancia i coriandoli e crede che il suo papà sia il migliore del mondo anche senza aver vinto nulla. Perché guardate come sono le persone eternamente insoddisfatte e marce dentro. Infelici e perfide anche dopo la loro miglior vittoria”. E infine la stilettata finale sulla mancata convocazione di D’Ambrosio agli Europei: “E per concludere mi abbasso fino ai tuoi stessi livelli. Sai, la vita è una ruota. Oggi a me, domani a te. Ho saputo che preparavi le valigie per l’Europeo perché sono anni e anni che sogni questa foto da aggiungere alla tua collezione della vita perfetta”.
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