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Il Verona continua a volare altissimo e si procura un altro scalpo eccellente: all’Olimpico al termine di una partita rocambolesca i ragazzi di Juric con la solita prestazione tutto brillantezza, cattiveria e spavalderia si prendono i tre punti contro la Lazio che continua a balbettare in campionato e non è in grado di dare continuità ai propri risultati. E che, soprattutto, si fa del male da sola: un autogol da parte di uno dei più affidabili come Lazzari, un retropassaggio sciagurato del più esperto, vale a dire Stefan Radu. E, come se non bastasse, l’infortunio muscolare dello stakanovista Acerbi che rischia di complicare ulteriormente le cose per Simone Inzaghi. Sfatato, dunque, un tabù che durava da 35 anni: risaliva ad allora l’ultima vittoria dell’Hellas, poi tanti ko e tra questi sei negli ultimi sette incroci.
Una partita storta, si può effettivamente sintetizzare così i nuovo passo falso della squadra capitolina. Non bisogna però cadere nell’errore di non sottolineare gli enormi meriti degli ospiti, come al solito concentratissimi e capaci di mantenere i ritmi alti anche contro le big, senza lasciarsi andare a timori reverenziali. Dopo un primo tempo equilibrato, il vantaggio è frutto del fato, ma premia l’audacia dei veneti. Cross di Faraoni per l’altro esterno, Dimarco, che calcia al volo e trova la deviazione davvero sfortunata di Lazzari. L’ex Spal butta dentro la porta di Reina un tiro destinato a finir fuori e ci pensa Caicedo nel secondo tempo a rispondere al fuoco amico: l’ecuadoriano è strepitoso nel girarsi e calciare di controbalzo all’angolino, ritrovando la parità. Quella che poteva diventare tutt’altro tipo di partita, però, viene compromessa a stretto giro di posta da un errore incredibile di Radu, che con un retropassaggio da bollino rosso manda Tameze solo contro Reina. Il centrocampista, schierato oggi terminale offensivo, aggira il portiere e trova l’1-2. L’abilità difensiva della squadra scaligera non la scopriamo certo stasera, e diventa impossibile per Immobile (oggi davvero scialba la sua prestazione) e compagni trovare la via del pareggio. Arriva così il sorpasso in classifica. Verona a quota 19 e al sesto posto, Lazio a 17: entrambe, per motivi opposti, devono cominciare a rifletterci su.
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