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Dopo tre partite senza vittoria, la Lazio aggancia la Roma in classifica e torna a vincere. Lo fa sul campo di una Sampdoria che potrebbe cambiare panchina: le voci su Stankovic hanno accompagnato D’Aversa nella vigilia, alla fine il risultato è di quelli pesanti, un 3-1, costruito nel solo primo tempo, che apre le porte della crisi e di un derby infuocato col Genoa. Dall’altra parte c’è la Lazio che riparte, lo fa coi soliti nomi: Milinkovic-Savic apre, Ciro Immobile, non al meglio, firma la doppietta che chiude i giochi al duplice fischio. La novità del match è il turno di riposo a Felipe Anderson reduce da un momento sottotono dopo il grande avvio di stagione. Al suo posto, spazio a Zaccagni, che dopo un avvio anonimo di campionato si impone tra i migliori, con una prestazione sempre nel vivo del gioco e due assist tutt’altro che banali per i due gol. Il primo per Milinkovic-Savic: corridoio stretto in area, velo di Immobile e mancino sul primo palo del serbo. Ancora più difficile il secondo: serpentina in area, tocco per l’azzurro che con un tocco delicato in controtempo beffa Audero. L’ultima rete è il manifesto di Immobile: scatto in profondità e diagonale vincente. Poi la sostituzione, problemino fisico, non sembra grave.
La Lazio non vinceva da sei trasferte di Serie A e a trascinare i biancocelesti ci pensa ancora una volta Ciro Immobile, che nella Sampdoria vede la sua vittima preferita in Serie A con 14 reti. Uno in meno dei gol in campionato, come Vlahovic e una due lunghezze in più di Simeone. L’unica nota stonata della serata riguarda il rosso per doppio giallo di Milinkovic-Savic che protesta e si fa cacciare da Fabbri. Sarà costretto a saltare il prossimo match contro il Sassuolo. Un’altra trasferta verità , necessaria per provare a lasciarsi alle spalle la crisi di risultati che tra Napoli, Juventus e Udinese ha tolto qualche certezza. A segnare l’unico gol della serata della Sampdoria è Manolo Gabbiadini, all’89’. Troppo poco per una mezz’ora in superiorità numerica. La Sampdoria ora aspetta il derby, vietato sbagliare, dopo nove sconfitte e trentadue gol subiti, la terza peggior difesa del campionato.
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