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La Lazio passeggia sulla Salernitana ma perde Pedro. Sarri si scrolla di dosso alcune paure

Ciro Immobile
Ciro Immobile, Lazio - Foto Antonio Fraioli

Troppa Lazio per questa Salernitana. Piena di assenze, già di per sé inferiore e non poteva che finire così: netto 0-3 per i biancocelesti, che in una partita da vincere senza se e senza ma, vincono senza se e senza ma. Lo fanno senza soffrire, già avanti di due dopo dieci minuti con la doppietta del nuovo capocannoniere della Serie A Ciro Immobile e capace di chiuderla nella ripresa con il neo entrato Lazzari, che festeggia in modo un po’ polemico nei confronti di Sarri che lo ha relegato in questa stagione a panchinaro di lusso.

Ecco, proprio l’allenatore toscano era uno degli osservati principali: fresco di rinnovo, ma con una serie di risultati altalenanti per non dire negativi. Il pareggio di Empoli era una grande occasione persa, la sconfitta con l’Inter ci può stare ma non aiuta a ingranare. E nel frattempo, la Champions è ormai andata e per l’Europa c’è comunque tanta concorrenza. Bisognava vincere a tutti i costi contro i campani che erano peraltro in grandissima emergenza Covid con tanti big fuori (Djuric e Ribery non si regalano di certo) e la vittoria arriva. E’ abbastanza convincente, quantomeno non è sofferta, dal primo all’ultimo minuto. Non è ancora una prestazione brillante per tutti i novanta minuti e il gioco di Sarri per il momento non scalda certo i cuori, ma pian piano – e i risultati sono un ottimo modo per dare autostima – si può pensare di risalire la china. Per i granata, invece, c’è poco da fare: la bella vittoria contro il Verona resta per ora isolata, ma per la salvezza non è tutto perduto: ci sono due partite contro squadre fascia bassa da recuperare e se a recuperare saranno al più presto anche i contagiati, Colantuono potrà sperare di fare qualche altro punto e Iervolino può agire sul mercato con Sabatini.

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