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Impronosticabile nel pre partita. Ma l’indizio di una serata terribile per la Roma si era palesato sin dai primissimi minuti. All’Olimpico la Lazio fa suo il derby con una prestazione sontuosa e travolge la squadra di Fonseca che conferma limiti e ne scopre altri. Il super anticipo della diciottesima giornata di Serie A termina con un 3-0 che non lascia discussioni. Come non le lasciano le statistiche. La Roma controlla il possesso palla (addirittura il 60%) ma tira solo due volte in porta contro le nove laziali. Il suo possesso orizzontale è stucchevole e le vericalizzazioni sono facili prede del pressing biancoceleste. E i duelli individuali sono tutti persi. Dzeko non la vede mai con Acerbi e quando la vede sbaglia sia sotto porta che in fase di ultimo passaggio. Lucas Leiva attira il pressing alto di Veretout ma è un’esca facile per innescare il lancio per Milinkovic-Savic e la superiorità numerica sulla seconda palla e sulla trequarti. Ma soprattutto è la serata di Luis Alberto e Manuel Lazzari. Doppietta, giocate di classe e conferma di essere uno dei 10 più forti d’Europa per il primo. Dominio assoluto per l’esterno che travolge Spinazzola in uno dei duelli più attesi e fa passare 90′ terrificanti ad Ibanez.
Gli errori del difensore brasiliano – fin qui uno dei migliori in stagione – spianano la strada alla Lazio che quando sente la partita in mano fa il suo gioco e la gestisce senza problemi. Al 14′ tarda a rinviare e permette a Lazzari di servire a Immobile la palla dell’1-0. Dieci minuti dopo è ancora debole sull’esterno azzurro nel 2-0 di Luis Alberto che permette ai biancocelesti di agganciare proprio i giallorossi per numero di gol nei primi 15′. E sotto di due gol, la Roma sfoggia antichi problemi. Quelli che l’Inter ha erroneamente non sfruttato sul 2-1 nerazzurro all’Olimpico nel precedente turno. La squadra di Fonseca non sa reagire, non ha un piano B, si sfalda facilmente e serve su un piatto d’argento l’imbarcata alle big. Undici gol subiti tra Napoli, Atalanta e Lazio. Quattro punti negli scontri diretti con le squadre che occupano i piani alti della classifica. Troppo poco, soprattutto per la zona Champions. Altro che corsa Scudetto.
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