Collezione di scalpi completata per la Lazio, 58 punti, Champions blindata: è una serata straordinaria per la squadra di Sarri, che si prende una piccola rivincita e contro la Juventus e contro Allegri (per la verità assente per un’influenza), trovando l’ennesima vittoria contro le big quest’anno, la sesta vittoria nelle ultime sette, con un solo gol subito, oggi, assolutamente ininfluente. Nel 2-1 dell’Olimpico c’è tanto, una serie di conferme, tra cui Milinkovic-Savic che ribadisce anche oggi di non conoscere periodi di flessione se non quelli fisiologici, Mattia Zaccagni che va in doppia cifra e manda un messaggio a Mancini: stavolta non si può più ignorare quanto sia patrimonio del nostro calcio. Ma è la squadra nel suo complesso, con Luis Alberto fine rifinitore, la difesa blindata con 20 gol subiti in 29 partite a far da contraltare ai 58 subiti a fine anno l’anno scorso. E’ cambiato tutto, peccato per le coppe, ma in campionato c’è un secondo posto blindato: +5 sulla Roma, +6 sul Milan, +7 sull’Inter cioè sul quinto posto. E -1 sul campo dalla Juventus, che però almeno fino al 19 aprile è inchiodata a quota 44 e che oggi perde un’altra occasione di dare un segnale.
Una partita dai due volti quella della squadra guidata oggi da Landucci, incartata nel primo tempo, ma con la bella reazione dopo il gol subito, irregolare a dir poco con Var che non interviene, come del resto su un possibile rosso da sventolare a Locatelli, quindi volenterosa nella ripresa, ancora una volta però dopo aver subito lo svantaggio. Nell’ultima mezzora la squadra torna quella più vicina alle idee di inizio stagione: non c’è Pogba, è vero, il Vlahovic di ora vale meno di Milik, però ci sono Chiesa e Di Maria sugli esterni e tornano a vita entrambi, creando tanto e sfiorando il pari con i palloni messi dentro. Ma la Lazio ora sa soffrire e trova un’altra vittoria pesantissima, che blinda il secondo posto e la Champions. Fino al 19 aprile, invece, per i bianconeri si vive nel limbo e alla giornata.