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Fares, Lucas Leiva, Correa e Acerbi da un lato. Insigne, Mertens e Osimhen dall’altra. Alla fine è la Lazio a trionfare sul Napoli in una serata all’insegna delle assenze. Simone Inzaghi e Gennaro Gattuso hanno dovuto cambiare volto alle loro squadre, cercando di limitare i danni il più possibile. Ci è riuscito il tecnico biancoceleste che si gode un successo per 2-0 firmato Immobile e Luis Alberto. E chi se no? Sicuramente non Petagna, Lozano o Politano, mai veramente pericolosi dalle parti dell’ex Reina. Senza Mertens (infortunato) e Insigne (squalificato) la squadra di Gattuso non trova gli spunti decisivi per far male alla difesa biancoceleste, orfana di un Acerbi sostituito splendidamente da Hoedt. La Lazio in realtà crea poco sulla falsariga delle ultime partite ma a differenza delle recenti prestazioni, capitalizza tutto. Lo fa con Ciro Immobile, a cui era servito un mezzo cross per sbloccare il risultato col Benevento. Lo stesso cross che ha sfruttato oggi per firmare l’1-0 di testa alle spalle di Ospina. Si tratta del quarto gol consecutivo per l’attaccante biancoceleste contro il Napoli (solo Totti ha fatto meglio segnando per 6 gare consecutive). Ma soprattutto è il sesto gol nelle ultime sei con tanto di tre assist. Numeri eccezionali per una Lazio che può anche godersi una porta inviolata che riscatta parzialmente una difesa che fin qui ha incassato venti gol in totale e dodici reti in casa (così male nel dopoguerra solo nel 1948-49).
La reazione del Napoli dopo lo svantaggio non c’è e al 56′ la Lazio ne approfitta. La pressione alta induce all’errore Mario Rui, Immobile libera Luis Alberto al tiro e la conclusione dello spagnolo termina in rete. Tutto troppo facile per la Lazio. Tutto troppo complicato per un Napoli che perde anche Lozano per infortunio. Con Insigne e Mertens, è una squadra. Con Petagna (tutto sommato sufficiente) è un’altra e stavolta l’ex Spal non indossa la veste di bestia nera della Lazio (quattro gol in sette partite). Per il Napoli è un film già visto: le ultime due sconfitte di fila in campionato risalivano a gennaio e anche in quel caso i ko arrivarono contro Inter e Lazio. Ora Milan e Torino per Inzaghi e Gattuso per chiudere il 2020 al meglio. Nel maxi assembramento del vertice ogni passo falso può costare carissimo.
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