Il gol Gatti, quelli in fuorigioco, i due pali più quello subito, il Var (peraltro sostituito a poche ore dal calcio d’inizio) in azione: la Juventus non si fa mancare nulla e alla fine torna alla vittoria, mettendo fine a un digiuno enorme e a due mesi disastrosi in campionato. 1-0 di corto muso ‘old style’ per piegare la Fiorentina, anche se gli ultimi minuti sono stati di sofferenza pura e apnea totale, e così la squadra di Allegri compie uno scatto importante in chiave Champions, guadagnando due punti sul Bologna, mantenendo le distanze con la Roma e soprattutto creando un ampio solco con l’Atalanta, che per ora è sesta ed è quella presumibilmente da tenere in considerazione in virtù probabile quinto slot per l’Italia nella coppa più prestigiosa il prossimo anno. La squadra di Allegri torna alla vittoria – contava solo quella – e prepara un finale di stagione un po’ più sereno, anche se a sette giornate dalla fine, con tanti scontri diretti da giocare, c’è ancora da galoppare per mettere in cassaforte il risultato.
Del resto, non si cancellano con un colpo di spugna due mesi da horror: il primo tempo è stato molto positivo, la ripresa passiva a oltranza, un po’ come al Franchi a inizio campionato: due partite simili, e infatti almeno per un tempo sembra un po’ la Juve versione girone d’andata quella di stasera. Arriva il gol di Gatti in tap-in sul palo di Bremer, un altro palo, dello stesso Gatti, che porta a un gol annullato per fuorigioco, e ce ne saranno altri due annullati per offside di centimetri, uno col Var chiamato in azione. Nella ripresa invece torna in campo la squadra sfiduciata delle ultime uscite. Linee basse e pullman in area, ci pensa l’autista, Szczesny, a salvare i suoi con il bacio sulla traversa al tiro a giro di Nico Gonzalez, quindi l’inside job di Nzola che oltre a non vedere la porta scherma anche le conclusioni vincenti dei compagni. Difficile, nonostante l’ultima mezzora insufficiente, bollare però questo 1-0 come una vittoria immeritata: è una vittoria alla Allegri, che nel girone di andata avevamo visto spesso e senza particolari critiche, ma persino con toni trionfalistici. Il tecnico livornese si prende il risultato, la classifica che ora sorride un po’ di più, il ritorno alla vittoria dopo 42 giorni. Poco altro. Italiano, invece, ora deve riflettere: il 2024 in Serie A è fin qui disastroso e per la prima volta la Viola ha perso in una sola stagione contro Juventus, Inter e Milan all’andata e al ritorno.