La Juventus stecca anche il derby contro il Torino e ora in campionato si fa durissima. Lo scudetto è ormai andato da un pezzo e la Pasqua non sarà serena per i bianconeri, che riacciuffano i cugini granata soltanto a dieci minuti dal termine grazie a un gol del solito Ronaldo, che stavolta ha l’aiuto del Var visto che in campo la rete – un po’ come (in modo diverso) accaduto contro la Serbia – era stata annullata per un fuorigioco che si è dimostrato non esserci. Ma il pareggio nel derby della Mole, in un momento come questo, non può certo bastare. La squadra di Pirlo continua a faticare e a concedere gol con facilità agli avversari: i due regali di Szczesny, il secondo con la pesante complicità di Kulusevski, mettono a nudo i problemi di fondo di un gruppo che non si è del tutto cementato e che non riesce a emergere nei momenti cruciali.
Il derby col Toro in lotta per la salvezza era un momento cruciale: il Milan oggi aveva pareggiato, ma poi Napoli, Atalanta e Lazio hanno vinto alle 15 e messo pressione alla Juventus. Perché a questo punto, incredibile ma vero, il campionato dei bianconeri è di sofferenza e l’obiettivo, per nulla raggiunto, è quello di entrare tra le prime quattro. Non farlo sarebbe un fallimento di proporzioni bibliche e potrebbe compromettere anche le prossime stagioni, ma ecco che al momento la squadra di Pirlo, francamente sulla graticola dopo l’ennesimo passo falso, sarebbe fuori dalla zona Champions se il campionato finisse oggi. Il recupero della discordia contro il Napoli di mercoledì diventa allora la partita più importante della stagione: vincere potrebbe aiutare a chiudere bene il campionato e a blindare il posto nella coppa più prestigiosa, ma una sconfitta potrebbe sancire ufficialmente la fine di un ciclo. E l’inizio della fine.