Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini sono i due tecnici che hanno pareggiato più volte nei loro incroci in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/1995): dieci su 23 partite. All’Allianz Stadium Juventus e Atalanta non vanno oltre il 2-2 e collezionano un punto che, però, per come si era messa non soddisfa nessuno, soprattutto non i padroni di casa che perdono il secondo posto a favore del Milan. L’Atalanta passa in vantaggio con Koopmeiners ed è sempre l’olandese a firmare il gol del pareggio dopo la rimonta bianconera orchestrata da Cambiaso e Milik. Per i bergamaschi è la quarta partita senza vittorie in Serie A (cinque se si include il 2-2 sul campo dello Sporting in Europa League), mentre la formazione juventina ha vinto solo una delle ultime sette gare di campionato e non tiene la porta inviolata nella massima serie dallo scorso 21 gennaio, contro il Lecce.
Allegri deve fare a meno di Rabiot (premiato nel pre partita per le 200 presenze col club) e Alcaraz per infortunio, oltre che di Vlahovic (assente per squalifica), ma recupera in extremis Weston McKennie, che agisce nel reparto insieme a Locatelli e Miretti. Al 12′ è proprio il centrocampista classe 2003 ad impegnare Carnesecchi con un colpo di testa. È il primo di due tiri nello specchio nel primo tempo per la Juventus, che va sotto nel punteggio al primo vero spunto dell’Atalanta. A punire i bianconeri è uno schema su calcio di punizione dal limite: Pasalic vede con la coda dell’occhio il movimento di Koopmeiners che riceve l’assist e scaglia un sinistro potentissimo sotto la traversa.
Nella ripresa si riparte con gli stessi undici. Gli azzurri di Spalletti sono i primi a rendersi pericolosi. Federico Chiesa cerca un diagonale di mancino che termina a lato, mentre Scamacca impegna Szczesny con un tiro a giro sul secondo palo. Al 66′ la Juventus pareggia. Chiesa si accentra e imbuca per McKennie che pesca l’inserimento di Cambiaso: a tu per tu con Carnesecchi il terzino ha la lucidità giusta per trovare il varco che vale l’1-1. Allo Stadium si riaccende l’entusiasmo e al 70′ c’è il 2-1. Il protagonista è ancora McKennie che stoppa col petto e favorisce il tiro col mancino vincente di Milik, che torna a segnare a cinque mesi di distanza dall’ultima volta (era il derby col Torino). Se lo statunitense è il migliore in campo in casa bianconera, Koopmeiners lo è per gli ospiti. Al 75′ Djimsiti serve con un filtrante d’esterno l’olandese che con una deviazione di Danilo beffa Szczesny per la seconda volta. Nel finale sono entrambe le squadre a provarci, ma il risultato non si smuove più. L’Atalanta sale a 47 punti, la Juventus perde il secondo posto e resta a 58, una lunghezza in meno del Milan.