[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
In doppia cifra come un grande bomber, ma lui è un arbitro e la somma è delle direzioni ampiamente negative in carriera. E lui, è Rosario Abisso da Palermo, che incappa in un’altra giornata no. Diventano troppe però quelle per il fischietto palermitano, promettente fino a pochi anni fa e con il CORE Uefa a testimoniare come sarebbe dovuto diventare presto un arbitro internazionale. Poco tempo dopo il disastro di Fiorentina-Inter con i primi problemi per il direttore di gara, che lì dimostrò per la prima volta i suoi grandi limiti caratteriali: un arbitro inadeguato per certi palcoscenici, troppo istintivo e testardo e non in grado di ammettere i propri errori davanti al monitor.
E stavolta, in Juventus-Benevento, aveva pure dimostrato una piccola crescita andando al Var e sconfessandosi pubblicamente, peccato che poi per tutta la partita non imbrocchi una. Fino al clamoroso rigore negato per il fallo nettissimo e lapalissiano su Chiesa per l’intervento sconsiderato di Foulon che era scivolato e ostacola l’esterno. Fermo restando che la Juventus perda con merito e che il Benevento abbia fatto una bella partita. Ma sono tanti altri gli errori di Abisso e numerose le imprecisioni, di certo non solo oggi ma per tutti questi anni. La riunificazione di CAN A e B può tornare utile per fargli calcare altri campi di ben altro valore. Alla ricerca della sua dimensione: al momento non è quella di un sulla carta semplice Juventus-Benevento.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]