La Juventus è l’alternativa alle milanesi. Milan e Inter in vetta a punteggio pieno, le uniche a riuscirci fin qui, poi ci sono altre due formazioni imbattute, e sono il Lecce da sogno di D’Aversa, sette punti e tanto cinismo, e i bianconeri di Allegri, che funzionano meglio in trasferta evidentemente, visto che dopo Udine si ripetono anche a Empoli, infliggendo la terza sconfitta su tre ai toscani (unica squadra a zero punti), salendo a quota sette e rilanciando le ambizioni di zona Champions e di conseguenza di scudetto. Davanti, di un punticino, ai campioni d’Italia e all’Atalanta, davanti con vantaggio siderale nei confronti di Lazio e Roma, nonostante un calendario francamente agevole in queste prime tre uscite del pre-sosta per le nazionali.
Una Juventus work in progress, un cantiere aperto con qualcosina di nuovo e di positivo ma anche dei vecchi difetti. La capacità di sbloccarla subito con la fisicità e la leadership di Danilo, una formazione titolare rimaneggiata da Allegri che ormai ci prende gusto a stupire. McKennie, Kostic e Miretti non brillano, Gatti invece sì, poi nella ripresa entra Pogba, gli viene annullato un gol e potrebbe essersi di nuovo fatto male. Note positive da Chiesa, che dopo essersi mangiato un gol ne segna uno nel finale con una sgroppata delle sue e ritrova il sorriso, negative da Vlahovic che stavolta non solo non segna ma sbaglia anche un rigore. In ogni caso, nessuna occasione vera concessa ai toscani, difesa bunker con un solo gol subito in tre partite, la vecchia Juve dei tempi dello scudetto che segna un gol per tempo e gestisce alla livornese maniera. Dopo la sosta, però, c’è subito un impegno probante con la Lazio: sarà la prima prova del nove per capire le reali ambizioni della banda Allegri.
Nel frattempo, al Via del Mare è show del Lecce: 2-0 alla Salernitana e clamorosa zona Champions per i salentini, imbattuti e capaci di battere due squadre più quotate come anche la Lazio e di strappare un pareggio importante a Firenze. Una squadra che funziona, che non si specchia, piena di giovani come l’interessantissimo Krstovic: obiettivo salvezza, è chiaro, ma sognare non è vietato.