La Juventus pareggia per la quinta volta di fila. Stavolta in casa contro la Salernitana ultima e già retrocessa, dopo essere stata in svantaggio per un’ora di gioco. Allo Stadium la squadra bianconera di Massimiliano Allegri agguanta l’1-1 al 91′ e spreca il secondo match point per l’aritmetica qualificazione in Champions League (può esserlo comunque stasera in caso di mancata vittoria della Roma a Bergamo). Nel 2024, solo l’Heidenheim (dieci) ha pareggiato più partite della Juventus (nove) nei maggiori cinque campionati europei. Un pareggio che, per come è maturato, toglie altre certezze ai bianconeri in vista della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, in programma il prossimo 15 maggio. E che allontana ormai definitivamente Allegri dalla panchina della prossima stagione. Solo la finale di Roma può riparare i danni di un finale di stagione che rischia di togliere appetibilità all’identikit del tecnico livornese per gli incarichi vacanti in estate. Il quattordicesimo trofeo e il record di vittorie in Coppa Italia sono l’ultima ancora a cui aggrapparsi in quello che è l’ennesimo momento difficile della storia recente.
Per la prima occasione pericolosa bisogna aspettare sette minuti. Dusan Vlahovic scalda il piede con un tiro potente, che Fiorillo alza quel che basta per spedire la sfera sulla traversa. Al 27′ è la Salernitana a sbloccare il risultato. Ed è un calcio d’angolo a punire i bianconeri. Sugli sviluppi del corner di Sambia, Pierozzi incorna di testa e sorprende uno Szczesny apparso tutt’altro che perfetto nella difesa del primo palo. Al 35′ la Juventus rischia di subire persino lo 0-2. Tchaouna guida la ripartenza e innesca Ikwuemesi che si presenta a tu per tu con Szczesny, che in qualche modo vince il duello con l’attaccante senza commettere fallo da rigore. Nel momento difficile della Juventus, prima dei fischi dello Stadium, ci si mette di mezzo anche il secondo legno. Cambiaso da posizione centrale calcia a giro con il mancino, colpendo il palo esterno. All’intervallo Allegri cambia. Fuori Kostic, McKennie e Kean; dentro Miretti, Iling Junior e Chiesa. Allo scoccare dell’ora di gioco la Juve inizia ad accumulare occasioni. Prima con Vlahovic, impreciso al 59′ davanti a Fiorillo, poi con un tap in errato di Rugani sul precedente tiro di Chiesa. Al 77′ Allegri si gioca anche le carte Milik e Yildiz. A pareggiare però è Rabiot con un tocco sotto porta su deviazione di Locatelli. Nel finale però è la Salernitana ad andare vicina a vincerla con Basic, che spreca tutto. La Juve pareggia e non convince. Il peggior modo per avvicinarsi ad una finale contro una delle squadre più in forma d’Europa.