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Stavolta la maledizione del 2-0 non c’è stata. Dopo le rimonte subite contro Milan e Sassuolo da situazione di doppio vantaggio,, la Juventus batte la Lazio per 2-1 e ipoteca il nono Scudetto consecutivo del club bianconero. All’Allianz Stadium la Juventus si porta a +8 dall’Inter, fermata dalla Roma sul 2-2 nel posticipo di domenica della trentaquattresima giornata di Serie A, a +9 dall’Atalanta e addirittura a +11 dalla Lazio, che ha ormai abdicato dal ruolo di anti Juventus. La squadra di Sarri compie il balzo forse decisivo per lo Scudetto e lo fa grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo. Per CR7 è una serata speciale: tocca quota 30 gol in classifica marcatori e diventa il calciatore più veloce della Serie A a raggiungere le cinquanta reti. Ma la serata dell’Allianz Stadium non ha nascosto i difetti che la Juventus continua a mostrare in questa fase della stagione. E se Udinese, Sampdoria, Cagliari e soprattutto Roma saranno le sparring partner, per la formazione di Sarri è necessario correggere alcuni aspetti in vista dell’ottavo di finale di Champions League contro il Lione. Insomma, per la massima competizione continentale questa Juventus non può bastare. Lo sa bene Maurizio Sarri che nel pre partita ha deciso di concedere almeno un primo tempo di riposo a Dybala, poi costretto comunque a partire dall’inizio per l’infortunio muscolare di Higuain nel riscaldamento. Nel primo tempo la formazione bianconera ha mostrato ritmi bassi fin troppo preoccupanti e che solo la terribile condizione fisica degli avversari ha contribuito a non accentuare. Senza considerare le incertezze difensive che persino oggi sono riuscite a mettere in condizione la Lazio di crederci nei minuti di recupero.
Dall’altro lato una coraggiosa Lazio mostra qualche passo in avanti. Dopo l’incoraggiante prestazione contro l’Udinese, una formazione orfana di sei titolari e con una panchina formata da seconde linee e primavera, trova persino il modo di far passare sei minuti di recupero all’insegna della perdita di tempo alla Juventus. La nota positiva è il ritorno di Ciro Immobile che conquista il rigore per un fallo ingenuo di Bonucci e lo trasforma raggiungendo a quota trenta Cristiano Ronaldo in cima nella classifica marcatori. Lo score di gol dell’attaccante biancoceleste, oltre ad una Champions ormai ipotecata, sarà la corsa che infiammerà un finale di stagione che la Lazio avrebbe voluto vivere in un altro modo. D’altronde due giocatori con più di trenta gol in un campionato in Serie A non si vedevano dal 1950-51 con Gunnar Nordahl e Stefano Nyers.
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