Serie A

La Juventus di Thiago Motta si diverte e vince: in due gare sei gol fatti e un tiro nello specchio subito

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic - Foto Davide Casentini/IPA Sport

Sei punti, sei gol fatti, zero subiti, un solo tiro nello specchio incassato. I numeri della prima Juventus di Thiago Motta regalano indicazioni che in pochi avrebbero pronosticato dopo un precampionato con più ombre che luci. Dopo aver travolto il Como per 3-0 all’esordio casalingo, la Vecchia Signora fa lo stesso anche al ‘Bentegodi’ contro un Verona che nel primo turno aveva battuto nettamente il Napoli. La nota più positiva del primo posto in classifica in solitaria è il modo in cui è arrivato. La squadra è ancora in costruzione, ieri ha accolto Nico Gonzalez e aspetta ancora un altro rinforzo offensivo. La Juventus però funziona già a meraviglia. E a funzionare è un meccanismo che parte da lontano, quello della Next Gen. All’esordio l’acuto l’aveva offerto Mbangula, autore dello splendido 1-0. Oggi il giovanissimo belga si ‘limita’ a conquistare il rigore del 3-0 (e della doppietta) di Vlahovic, lasciando il palcoscenico a Nicolò Savona, bianconero dall’età di 8 anni, fresco di rinnovo fino al 2029, protagonista della rete del 2-0 con uno splendido colpo di testa. Dopo il 3-0 al Como, la Juventus trova la vittoria in entrambe le prime due partite stagionali di Serie A come non accadeva dal 2019/20. Non solo, dal 2007/08, prima di oggi, solo una volta in 17 stagioni la Vecchia Signora era riuscita a vincere le prime due gare del massimo campionato senza subire gol: nel 2014/15. In entrambi i casi a fine stagione i bianconeri hanno poi festeggiato lo Scudetto, ma ora è presto per capire quel che potranno fare Vlahovic e compagni.

L’attaccante serbo è in forma e lo ha dimostrato con la rete dell’1-0 al 28′: Locatelli ruba palla regolarmente a Duda e innesca Yildiz, autore del passaggio vincente per il centravanti serbo che in mezzo a tre trova il guizzo per battere Montipò. La partita è in discesa. E dieci minuti dopo Savona con un colpo di testa manda fuori tempo Montipò e la difesa: Vlahovic sembra sfiorare di testa, ma la Lega assegna la rete al classe 2003. E alla fine anche Dusan indica il compagno, come a dire: il gol è suo. Vlahovic comunque si riprende con gli interessi quel che i pali e la sfortuna gli hanno tolto contro il Como. Al 53′ Mbangula sfugge a Tchatchoua e subisce fallo da rigore. Dagli undici metri il serbo è infallibile. Nel finale, con la partita indirizzata sui binari più comodi per la Juve, c’è l’ingresso di Douglas Luiz, altro volto nuovo dal mercato. Il brasiliano sembrava essere un intoccabile nelle gerarchie di Motta, ma forse dovrà aspettare. Locatelli si prende un altro 7 in pagella e anche Fagioli dimostra di poter stare benissimo nell’11 titolare. Il prossimo esame sarà la Roma. Prima della sosta, è già una prova del nove. In tutti i sensi, visto che c’è un punteggio pieno da difendere.

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