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La Juventus crolla anche a Napoli nel primo big match dell’anno in Serie A. Al termine di una partita dai due volti, i bianconeri, avanti per effetto del gol di Morata nel primo tempo, si fanno rimontare dagli azzurri con Politano e il tap-in di Koulibaly a pochi minuti dal termine su un incredibile svarione di Kean. Tre punti che consentono ai padroni di casa guidati da Spalletti di restare in testa al campionato a punteggio pieno, precipita già dopo tre giornate la situazione della Vecchia Signora del nuovo corso Allegri, ferma a un punto e a secco di vittorie. Come uscirne? Chiellini e lo stesso tecnico indicano la strada nel post partita (macchiato peraltro da un violento faccia a faccia tra i due allenatori toscani delle due squadre), spiegando come le difficoltà non sono insormontabili se si lavora sugli errori e si fa leva sulla forza del gruppo. Un gruppo che però sembra svuotato, privo di un’intesa generale, senza il campione in grado di dare un indirizzo alla partita. E’ vero, stasera tantissime assenze, ma ce n’era qualcuna anche tra i padroni di casa, che sono sembrati invece capaci di raddrizzare in corsa la barca dopo un primo tempo non all’altezza. I bianconeri, invece, sempre allo stesso ritmo: lenti, prevedibili, piatti e schiacciati dietro. Non è certo la mentalità da Champions, e martedì a Malmo davvero non ci sono più appelli.
Al Maradona, intanto scontro che costringe a diverse riflessioni la dirigenza bianconera. La squadra probabilmente non è all’altezza delle aspettative da scudetto, anche se l’inizio era stato dei migliori, visto che dopo un avvio di marca azzurra con giro palla insistito e i bianconeri, in formazione largamente rimaneggiata, dietro a difendere compatti, alla prima occasione è proprio la squadra di Allegri a passare in vantaggio con cinismo. Giocata difensiva sconsiderata di Manolas che spalanca la strada a Morata, abile a involarsi, seppur in posizione defilata, a tu per tu con Ospina per poi batterlo in uscita e firmare lo 0-1. Da qui in avanti Kulusevksi e Bernardeschi accendono i contropiedi degli ospiti ma senza che ci siano occasioni particolari, se non quella che capita sui piedi dello svedese sul finire della prima frazione, ottimo stavolta il portiere colombiano in uscita. Nella ripresa tutta un’altra musica e con personalità e veemenza i partenopei si costruiscono un meritato pareggio che arriva con il tap-in vincente di Politano sull’errore di Szczesny – non il primo in questa stagione – che non trattiene la conclusione di Insigne. Ultima mezz’ora ricca di intensità e imprevedibile da una parte e dall’altra, ma infortuni (Insigne, problema al ginocchio) e un gioco continuamente spezzettato fanno sì che si arrivi con una situazione di stallo fino a pochi minuti dal termine. A pochi giri di lancette dal termine, però, il clamoroso tocco verso la propria porta dell’appena entrato Kean sugli sviluppi di un calcio d’angolo propizia il gol di Koulibaly che vale un incredibile 2-1.
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