Thiago Motta fa sfoggio di sicurezza e autostima. “Mi fido degli allenamenti”, dice. E si fida al punto da rivelare un giorno prima la formazione che scenderà in campo contro il Genoa nel Ferraris a porte chiuse nella sesta giornata di Serie A. Non mancano le sorprese nella Juventus. Perin in porta è la prima, Rouhi a sinistra la seconda. Poi spazio a Danilo, Bremer, Kalulu. Quindi Fagioli e McKennie con Koopmeiners a centrocampo. Nessun dubbio in attacco con Yildiz, Nico Gonzalez e Vlahovic. I tre 0-0 consecutivi hanno fatto rallentare il passo ai bianconeri, ma il successo per 3-1 contro il Psv in Champions League ha restituito certezze. Genoa e Juventus hanno pareggiato entrambe le sfide dello scorso campionato (1-1 all’andata al “Luigi Ferraris” e 0-0 al ritorno all’Allianz Stadium) e nella storia del campionato le due formazioni non hanno mai registrato tre pareggi consecutivi. I tre punti in questo momento storico però sono quasi un obbligo per Thiago Motta. Ben sette squadre hanno la possibilità di balzare al comando in caso di vittoria (il Milan è già a quota 11) e la Juventus è tra queste. Segno di una concorrenza enorme. Per le fughe è presto, ma è importante rimanere in posizione di controllo. Per la Juventus l’altra faccia della medaglia della serie di 0-0 è un record dietro l’angolo. Se la Vecchia Signora non dovesse subire gol nei primi 33 minuti di gioco, diventerebbe la squadra con l’imbattibilità iniziale più lunga a inizio campionato nell’era dei tre punti a vittoria (a quota 482 minuti c’è la Juve di Allegri 2014-2015). Di fronte un Genoa ferito, che non avrà il sostegno del suo pubblico dopo la chiusura dello stadio per gli scontri nel derby di Coppa Italia. La sconfitta ai rigori contro la Sampdoria, terzultima in Serie B, è una ferita che turba la serenità di un Genoa che l’anno scorso si era abituato a vivere pochissimi scossoni. In più il grave infortunio di Malinovskyi toglie una pedina preziosa a Gilardino, che al posto dell’ucraino si affida all’ex Miretti. Con lui gli intoccabili Badelj e Frendrup. Sulle fasce Zanoli e Martin. Pinamonti e Vitinha sicuri di un posto. L’attaccante portoghese non ha ancora segnato un gol ed è una notizia. Escludendo le autoreti, le ultime 12 reti del Genoa in A sono state messe a segno da 12 giocatori diversi. Ora l’esame gol contro una squadra che ha incassato solamente sei tiri in porta in cinque partite. Serve un’impresa nella settimana più difficile.