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L’Inter è compatta e non scivola sulla buccia di banana dei più classici sabati thriller, ma prende il Sassuolo per le corna e lo doma con potenza e determinazione. La squadra di Inzaghi sa sempre cosa fare. Anche quando il risultato è in bilico. I nerazzurri scavalcano la Lazio in classifica e vincono la 7 partita consecutiva in tutte le competizioni. Il ruolino di marcia comincia ad essere impressionante. L’importante è non fermarsi ora, proprio sul più bello. La squadra si muove unita con un solo passo in una sola direzione. Titolari e panchinari sono un’unica entità. Giocatori interscambiabili, uomini di valori, amici. I sorrisi sono all’ordine del minuto. San Siro è una festa, dal primo al novantesimo minuto. E i giocatori in campo se la godono al massimo, stando nel qui ed ora e non pensando nemmeno un secondo a cosa verrà poi.
I ragazzi in maglia gialla dopo la vittoria per 4-2 contro Berardi and Co si vanno a prendere cori e applausi sotto la Nord. Si respira aria di riscatto e gioia. Scena opposta di quella successa al Picco nel pomeriggio, con i cugini rossoneri che sono andati a confrontarsi con gli ultras dopo la sconfitta per 2-0 contro lo Spezia. Momenti opposti. Serenità contro tensione. Risultati contro confusione. Tutto a 3 giorni dalla resa dei conti. Ma si sa, il derby è sempre una storia a sé e Lautaro e compagni martedì troveranno nel Milan un animale ferito, messo alle strette, che potrebbe azzannare e tirare fuori un orgoglio mai visto finora in questa stagione. Il Derby non è scontato. Mai. Bisogna azzerare tutto e chiudersi in una concentrazione maniacale per arrivare preparatissimi all’appuntamento più importante della stagione fin qui. Un ultimo sforzo per poi godersi al massimo tutto ciò che verrà dopo.
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