Serie A

La Fiorentina vola dopo il 6-0 di Lecce: 5-1 alla Roma. E Juric ora rischia l’esonero

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino, Fiorentina - Foto Lisa Guglielmi/IPA Sport

La Fiorentina vola. La Roma sprofonda e ora Ivan Juric rischia l’esonero. La squadra di Raffaele Palladino – che dal tecnico croato è stato allenato a Genova e Crotone – rifila una lezione di calcio ai giallorossi e vince 5-1, dando continuità in grande stile al 6-0 di Lecce. La Roma resta inchiodata a 10 punti in classifica, peggio anche della stagione 2010-11 (12) chiusa poi al sesto posto. Troppo poco per la pazienza dei Friedkin che, senza un CEO, dovranno ragionare sul futuro di Juric. Sullo sfondo c’è Daniele De Rossi, esonerato (troppo) frettolosamente dopo il pareggio col Genoa senza avere il tempo di inserire i nuovi acquisti. Oggi l’unico a salvarsi è Manu Kone, autore del gol della bandiera, mentre Hummels, all’esordio, entra in negativo nella storia della partita con l’autorete del 5-1. Un po’ come Hermoso, espulso al 65′ per doppio giallo.

Il grande dubbio della vigilia in casa viola erano le condizioni di Kean, costretto ad uscire dal campo al Lecce (come Gudmundsson, fermo ai box) per un problema alla caviglia. L’attaccante ex Juventus è al 100% e lo dimostra dopo nove minuti, ma più nel complesso con una prestazione da gigante. Una ripartenza fulminea punisce un errore in uscita palla della Roma: Beltran imbuca per Kean che col mancino batte Svilar con un diagonale sul secondo palo. Al 15′ un altro regalo dei giallorossi. Celik gestisce male un pallone, si fa anticipare da Bove e su un contrasto con l’ex di turno induce l’arbitro Sozza a concedere il rigore. Qualche dubbio c’è perché il turco tocca il pallone, ma il Var non interviene e dagli undici metri Beltran firma il gol del 2-0. Alla Roma serve una scossa e dopo aver rischiato di subire il terzo gol al 21′ (tiro di Cataldi deviato in corner da Svilar), Juric decide che è già il momento dei cambi. Al 32′ fuori Angelino e il vice capitano Cristante. Dentro Zalewski e Kone. Ed è proprio il francese a segnare il terzo gol stagionale dei giallorossi in trasferta: il classe 2001 evita Colpani e lascia partire da fuori area un destro a giro imprendibile per De Gea.

La Roma però continua a farsi male da sola. Gosens anticipa Celik, che cade e reclama fallo. Per Sozza è tutto regolare. Bove si invola verso la porta e dal fondo serve un cross basso preciso per la deviazione vincente di Kean. All’intervallo Juric si gioca il tutto per tutto: fuori l’ammonito Mancini, dentro Baldanzi. La Roma però sprofonda. Al 52′ Adli rifinisce la transizione pescando a centro area l’ex Bove, che rende tutto facile: dribbling su un Celik da horror e tocco in rete. Nel secondo tempo dei giallorossi c’è anche un palo colpito da Dybala su punizione e il rosso rimediato da Hermoso per doppio giallo al 67′. In campo va Hummels, ma il tedesco all’esordio in Serie A è l’autore di uno sfortunato autogol al 71′. L’unica nota stonata della partita della Fiorentina è l’infortunio di Comuzzo, che lascia in 10 i suoi per un problema alla caviglia. Palladino spera presto di tirare un sospiro di sollievo per evitare di guastare la vittoria più bella della stagione fino a questo momento.

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