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I cento giorni all’esame, come nei più classici rituali degli studenti. E poi la maturità. Quella dell’Atalanta, che nel giorno della ripresa del calcio a Bergamo, in occasione del recupero della venticinquesima giornata, ha dato l’impressione che il calendario fosse fermo a marzo scendendo in campo e vincendo per 4-1 al Gewiss Stadium contro il Sassuolo con la personalità di Valencia e con la fame di gol di Lecce. E quella dell’Inter, vincente (2-1 alla Sampdoria), bella da vedere almeno per un tempo, solida ma col fiato corto e con qualche chance in più per rientrare nella corsa Scudetto dopo i due big match persi consecutivi contro Lazio e Juventus. Contro la Sampdoria, la squadra nerazzurra ha saputo dominare la prima frazione di gioco grazie anche ad una prestazione eccellente di Christian Eriksen, abile a confermare i segnali positivi visti nella partita contro il Napoli in Coppa Italia. Ma soprattutto si è rivista la formazione di Conte (star della partita con le urla nel silenzio dello stadio), macchina perfettamente funzionante con i tempi giusti, dai quinti di centrocampo (il miglior Candreva dell’anno) agli attaccanti (ottimo Lukaku). La situazione di classifica recita: Juventus e Lazio a 63 e 62, Inter a 57. Ci sarà da lavorare e da sperare. Ma l’Inter ha una chance.
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Come ce l’ha del resto l’Atalanta. Perché Gasperini (espulso per proteste, il silenzio delle porte chiuse non perdonerà nessuna frase di troppo) qualche settimana fa è stato chiaro: non si guarda a chi c’è dietro (Roma) ma a chi c’è davanti, l’Inter appunto. Contro il Sassuolo, l’Atalanta ha faticato in avvio per poi prendere le misure dell’avversario col passare dei minuti. E a quel punto lo spregiudicato Sassuolo di De Zerbi si è dovuto arrendere alla macchina da gol: 74 reti segnate nel corso della stagione solo in campionato, primo attacco in Italia con 14 gol in più rispetto alla Lazio, prossima avversaria. Contro i biancocelesti potrebbe mancare Josip Ilicic, a causa di un affaticamento muscolare mentre sarà sicuramente assente Pasalic per squalifica. Per Gasperini è tempo di invenzioni. Un altro esame per non smettere di stupire.
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