Nel sovraffollamento nei piani alti di Serie A, l’Inter si ritrova con sei punti in meno rispetto alla scorsa stagione. Solo il Monza (-9) ha registrato una differenza di rendimento peggiore rispetto ai nerazzurri. La classifica è corta, specialmente nelle prime posizioni, e Simone Inzaghi chiede una scossa alla sua squadra dopo aver mancato il successo in due delle ultime quattro gare di Serie A (pareggi contro Juventus e Napoli). Oggi, alle 15:00, i nerazzurri faranno visita all’Hellas Verona al Bentegodi. I numeri in trasferta sono positivi: la squadra di Inzaghi finora ha conquistato 11 successi lontano dalle mura amiche in Serie A nel 2024 (con tre pareggi e una sconfitta) e nessuno ha fatto meglio. L’Inter che scenderà in campo stasera però sarà ben diversa dall’11 ideale sulla carta. La novità principale riguarda Correa che dovrebbe scendere in campo dal primo minuto in attacco al fianco di Thuram, mentre Lautaro (Solo Vieri e Boninsegna hanno segnato di più contro i gialloblù in nerazzurro), Arnautovic (tre gol e un assist in carriera contro l’avversario odierno) e Taremi si accomoderanno in panchina.
Una scelta forte, dettata però anche dagli impegni in nazionale (il Toro due volte su due da titolare con l’Argentina e ultimo a rientrare a Milano) e dalla prossima sfida di Champions League contro il Lipsia. E le sorprese non finiscono con Lautaro. In difesa Bisseck è in vantaggio su Pavard, a centrocampo Darmian sembra aver vinto il ballottaggio con Dumfries sulla destra, mentre Carlos Augusto concederà riposo al titolarissimo azzurro Dimarco a sinistra. In regia toccherà ad Asllani (Calhanoglu nemmeno convocato), affiancato da Barella e Mkhitaryan. Qualche problema per l’Hellas, che deve fare a meno di Duda, infortunato, e anche di Coppola, non al meglio. In mediana spazio a Serdar e Belahyane. Dawidowicz è in ballottaggio con Ghilardi per affiancare come centrale Magnani. Da valutare Suslov, tornato affaticato dalla nazionale e in ballottaggio con Kastanos, mentre Harroui dovrebbe agire sulla trequarti con Lazovic sulla sinistra. In attacco, invece, gioca ancora Tengstedt, autore di quattro gol finora, due dei quali a Roma e Lazio. L’attaccante danese ora sogna la terza vittima illustre.