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La Juventus riparte da dove aveva lasciato: vincendo per 1-0. Dopo l’Inter, a farne le spese è il Verona per un gol di Moise Kean al 55′. La formazione bianconera sale a 44 punti, a -3 dalla Roma (impegnata domani con la Sampdoria) e trova il 17esimo clean sheet stagionale in campionato. Negli ultimi 40 anni di storia juventina, solo nel 2017/18, sempre con Allegri in panchina, si è fatto meglio (19 in quel caso dopo 28 turni). La prima occasione allo Stadium però è dell’Hellas. Al 15′ Lasagna crossa, Depaoli raccoglie una respinta e al volo spaventa Szczesny con un tiro di poco fuori. La Juventus nella prima mezz’ora fatica ad orchestrare una reazione. La chance più nitida nasce da palla da fermo. Al 37′ Danilo conclude su punizione, Depaoli sporca il tiro e la palla si stampa sulla traversa. All’intervallo Allegri spende subito un cambio. Fuori uno spento Barrenechea, dentro Miretti. E la rete dell’1-0, al 55′, parte proprio dal giovane centrocampista italiano. Miretti innesca Locatelli che a sua volta pesca in area Kean, lucido nella conclusione a rete in quello che è un rigore in movimento. “La sua stagione è sottovalutata”, aveva detto Allegri sull’ex Everton, che mette la firma sul gol da tre punti. Per la vittoria del momentaneo -3 dalla Roma, però, serve anche la solidità difensiva contro Gaich e compagni. L’Hellas fatica ad essere pericolosa. Al resto pensa Szczesny che al 69′ anticipa l’ex Benevento (in gol contro i bianconeri nel 2021) in uscita dopo un’intuizione di Verdi.
C’è spazio anche per Di Maria e Vlahovic, accolti da un’ovazione, mentre Kean riceve un giallo che gli costerà il match con la Lazio. La testa della Juventus però è al presente, anche perché la squadra ospite cresce nel finale. All’83’ ci prova Terracciano con un missile dal limite, Szczesny la vede all’ultimo ma nega il gol con un grande intervento. L’ultima occasione è per la Juve: uno schema da calcio piazzato porta al colpo di testa di Gatti per Bremer che da pochi passi non trova la porta. L’ex Toro grazia il Verona e rende agitati gli ultimi istanti di gara per Allegri, che lascia la panchina visibilmente contrariato. Un modo per tenere alta la concentrazione al termine della partita che ha aperto il mese di tour de force. Ora Inter (Coppa Italia), Lazio e Sporting Lisbona. La Juventus si gioca due trofei e l’obiettivo europeo in una delle stagioni più complicate della sua storia. Si fa sempre più concreto lo spettro retrocessione per il Verona che non cambia passo in trasferta. Nessuna squadra ha guadagnato meno punti dell’Hellas fuori casa in questa Serie A (5 in 14 match). Lo Spezia, se vince, può andare a +8.
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