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Gianfranco Zola, intervistato da Il Corriere della Sera, ha parlato della Juventus di Sarri e di quella che sarà con Pirlo. Per quanto riguarda l’ex tecnico bianconero Maurizio Sarri, Zola ammette: “Un po’ sono dispiaciuto per lui e il suo gruppo: ci ho lavorato un anno al Chelsea ed è stato molto importante per me. Con Maurizio ne avevamo anche parlato: la Juventus è una squadra molto esigente e a volte non è nemmeno sufficiente vincere. Si richiedono tanti requisiti“. “Se per l’esonero hanno pesato i gol subiti? Non è vero che Sarri non difendeva, anzi tutto il suo lavoro parte da lì” spiega Zola, “però è un modo diverso di difendere, in una zona del campo molto più avanzata. È un’evoluzione necessaria: guardate il Bayern dove fa pressione, sull’1-0 all’85’ in finale di Champions, rischiando qualcosa. Ai nostalgici può non piacere, ma il calcio va avanti“.
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Zola ha poi parlato anche di Andrea Pirlo, nuovo allenatore della Juventus da molti criticato perché alle prime armi in panchina: “Non ha esperienza? Anch’io andai al West Ham senza aver mai allenato e so cosa significa. Stiamo parlando di un campione che aveva una conoscenza superiore del gioco. Pirlo avrà bisogno dello staff: il preparatore Bertelli sarà un valore aggiunto in assoluto e anche Tudor sarà importante“. “Andrea dovrà crescere in fretta: sceglierlo è stato molto coraggioso e può diventare una mossa geniale” ha concluso Zola.
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