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La trentacinquesima giornata di Serie A 2018/2019 propone lo storico derby della Mole tra Juventus e Torino all’Allianz Stadium, terminato 1-1. Il Torino parte oggettivamente meglio, pressando bene, mettendo in chiara difficoltà i campioni d’Italia nella prima frazione e passando in vantaggio, ma nel secondo tempo diminuisce l’intensità , per ovvi motivi, della costanza di gioco granata e la Juventus colpisce in extremis, riparando ad una prestazione non fra le più brillanti della stagione.
Il primo tempo mostra sin da subito un assetto propositivo dei granata, che senza timore coinvolgono ogni effettivo nelle meravigliose manovre corali a tutto campo e mantengono un pressing asfissiante sui portatori di palla bianconeri, uno su tutti Pjanic, fulcro del gioco juventino. Proprio di Pjanic è l’errore che porta alla prima vera emozione del match, in quanto su errata rimessa laterale di Cancelo, il bosniaco non amministra adeguatamente un pallone alto e, facendo sì che rimbalzi, ne perde l’assoluto controllo permettendo a Lukic di avventarsi con foga agonistica nell’opportunità strutturatasi nell’occasione specifica per soffiare la sfera e depositare in rete l’importante 0-1 al 18° minuto. I padroni di casa provano ad imbastire immediatamente una serie di manovre potenzialmente insidiose, con Bernardeschi e Ronaldo fra i più attivi, però non esattamente incisivi. Il Torino mantiene senza particolari problemi la gestione del possesso palla, uscendo palla al piede con Izzo superlativo negli anticipi difensivi che ribaltano le situazioni da difensive a offensive repentinamente e con Berenguer e Ansaldi che provano con giocate di qualità ad impensierire la retroguardia bianconera, seppur vanamente. Le due compagini non provano ulteriormente ad affondare nei minuti conclusivi della prima frazione e tornano negli spogliatoi con morale naturalmente opposto.
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Il secondo tempo inizia con un prolungato tentativo di forcing offensivo della formazione guidata da Allegri, che per poco non giunge al proprio compimento, al 61° minuto, grazie ad un’incursione di Spinazzola, che organizza una pericolosa serpentina, che si conclude in un nulla di fatto con un tiro largo dal limite dell’area. I calciatori in maglia granata si prodigano per far sì che ogni spazio sia minuziosamente precluso per le proiezioni offensive della Juventus, mentre i bianconeri provano e riescono spesso a sfondare sulla fascia sinistra con le combinazioni fra Ronaldo e Spinazzola, ma senza conclusioni all’altezza delle occasioni create. Mazzarri inserisce Ola Aina nel corso del secondo tempo per dare quantità in mezzo al campo e il giovane nigeriano a 10 minuti dalla fine sfiora il gol con un tiro dal limite dopo un coast to coast muscolare e qualitativo. La Juventus trova il bandolo della matassa al minuto 84, con l’ennesima accelerazione di Spinazzola, che porta la sfera sul fondo e lascia partire un cross vellutato che Ronaldo aggredisce in area con una elevazione da urlo: 1-1 e nuovamente equilibrio a Torino. Il match si conclude senza ulteriori particolari occasioni, con le squadre che si dividono la posta in palio, con il Torino che probabilmente ha molti rimpianti per aver perso la concentrazione nei minuti decisivi della gara.
Il giocatore che con più verve ha interpretato questo tesissimo derby di Torino è di certo stato Armando Izzo, autore di una prestazione superlativa, senza sbavature e di personalità . Il classe ‘92 campano ha dimostrato una volta di più di possedere un’intelligenza tattica indiscussa, dando filo da torcere per l’arco dell’intera sfida ai talenti bianconeri, molto spesso riuscendo ad anticipare le giocate degli avversari e ripartire con qualità in avanti sfoderando un invidiabile agonismo. In questa stagione Izzo ha fatto il definitivo salto di qualità acquisendo peraltro vistosa leadership e ulteriore sicurezza dei propri mezzi: talentuoso.
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