
Teun Koopmeiners - Foto Antonio Balasco / IPA Sport / IPA
Il giubbotto che simile a “un’armatura” che potrebbe permettere a Teun Koopmeiners di anticipare il rientro dopo la frattura lievemente scomposta della seconda costa anteriore destra altro non è che “un corpetto con una zona un pochino rinforzata”. A spiegarlo ai microfoni di LaPresse è Luca Stefanini, direttore generale del JMedical, a margine del Congresso Internazionale ‘Alpine Skiing: Injuries and Prevention’, organizzato proprio da JMedical all’Allianz Stadium. “È semplicemente una protezione in carbonio che viene utilizzata nella zona della frattura – ha aggiunto -. Se può rientrare già con la Lazio? Dipende esclusivamente dal dolore”. Infine, sul tema del calendario troppo fitto, Stefanini ha spiegato: “Nello sport di alto livello siamo quasi arrivati al limite di quello che può sopportare l’essere umano. Il calendario è molto congestionato, ci si fa male di più perché si gioca di più e a un’intensità maggiore rispetto a qualche anno fa. Il nostro compito è lavorare sulla prevenzione, migliorare la capacità di cura e le tecniche chirurgiche per far sì che l’atleta torni al 100% ai livelli pre-infortunio”.