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“È solo una partita in più di campionato. È una grande partita contro un grande avversario che vuole vincere lo scudetto, ma è solo una su 38. Giocare contro una squadra così è sempre una difficoltà , ma anche uno stimolo. Se la prendi come motivazione, sei al top, se la prendi come difficoltà diventa dura. È una partita difficile ma bella da giocare”. È un José Mourinho in versione “zen” quello che si è presentato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Roma, anticipo del sabato alle ore 18:30 e primo big match per entrambe le formazioni.
Il tecnico portoghese riparte dalla prestazione dello scorso anno in trasferta, nonostante la sconfitta che ne derivò: “Bisogna pensare che ogni partita sia isolata. La partita di domani non ha niente in comune con l’ultima partita e nemmeno con la prossima. Lavoriamo sempre per trovare la miglior condizione fisica, e non faremo niente di speciale per la Juventus rispetto a quanto fatto contro la Cremonese. Quello che voglio trasmettere ai giocatori è la normalità . Andiamo lì a giocare con fiducia, siamo cresciuti in questo anno, abbiamo lavorato abbastanza bene secondo le nostre possibilità . Oggi mi aspetto un atteggiamento uguale all’anno scorso, o anche migliore, una squadra che vuole vincere la partita. Magari la perdiamo, ma non firmo per il pareggio: vogliamo andare lì per cercare di vincere”.
LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE
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Una partita che arriva a poche ore dal sorteggio dei gironi di Europa League (“Ci sono squadre che devono vincerla e che se non lo fanno è un disastro. Noi andiamo passo passo. Parliamo di un girone non facile”) e con le pesanti assenze di Wijnaldum e Zaniolo (infortuni che “cambiano la prospettiva perché avremo meno soluzioni”), ma è inevitabile che sotto ai riflettori ci sarà Paulo Dybala. Mourinho traccia un bilancio del rendimento dell’argentino finora (“Sta molto bene, non mi aspettavo niente di diverso da lui. Il controllo delle emozioni dipende da lui. Da esterno, vedendo come ha lavorato, non ho visto niente di diverso, per cui mi aspetto una partita normale”), concedendosi anche una battuta sul rigorista scelto (ma non svelato): “Non lo dico altrimenti Perin o Szczesny si preparano in anticipo solo su uno. Dybala lo conoscono? Magari stavolta tira in modo diverso“.
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