“Thiago Motta è un amico, lo sento sempre con piacere. È un ragazzo che se lo merita, sta dimostrando a tutti di essere un grande allenatore basta vedere come gioca la squadra. Ha il tocco magico, ci sono quelli che hanno qualcosa di speciale e lui lo sta dimostrando. Ora giustamente si sta godendo i frutti in una big costruita per vincere il campionato”. Così Daniele De Rossi nel corso della conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Juventus in campionato. “Sarà una partita difficile, sono partiti bene e hanno fatto un mercato importante molto costoso. Con Thiago la formazione può sempre sorprenderti, ma noi sappiamo di poter fare la nostra prestazione anche lì a Torino”, ha aggiunto.
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Sul mercato: “La squadra sta andando nella direzione che volevo io, sono stato supportato in ciò che avevo chiesto. L’Inter ad esempio non ha fatto un mercato stellare, era una squadra già forte che aveva bisogno solo di un paio di innesti. Noi dobbiamo fare un passo alla volta, con più sessioni di mercato fatte bene. E sono sicuro che in un paio di anni potremo lottare anche noi al vertice. Credo la direzione presa è quella giusta. I patti sono stati rispettati con la società”.
Sulla cessione di Bove: “Dispiace sia andato via, ma non l’ho bloccato. Sono stato chiaro, così come con tutti gli altri. Avevo intenzione di inserire altri due centrocampisti e ci sarebbe stato meno spazio. Ha avuto bisogno di dirmi che voleva giocare di più e io non potevo garantirglielo. Dispiace, perché è un ragazzo positivo, legato a questo ambiente. Però io devo fare delle scelte, devo prendermi le mie responsabilità”.
Sulla notizia di una rissa con Mancini uscita sui giornali: “Abbiamo discusso con Cristante in campo per 10” ma senza far volare parole grosse. Ed è diventata che ci siamo picchiati. Ed è gravissimo, perché la discussione era vera ma poi sono state inventate cose e l’avete fatta diventare una rissa. Mi tocca querelare, non è normale scrivere che ho messo le mani addosso a un giocatore. Con Mancini non c’è stata nessuna discussione, proprio zero. Completamente inventata”.