La Juventus è in attesa della nuova sentenza della Corte d’Appello della Figc, che andrà a rimodulare la precedente sanzione di 15 punti di penalizzazione momentaneamente cancellata dal Collegio di Garanzia dello Sport, che ha però in sostanza confermato l’impianto accusatorio della Procura Federale, rimandando al secondo grado per una rimodulazione della pena, dunque con qualche punto in meno – impossibile quantificare – rispetto alla precedente sentenza.
Con la pubblicazione delle motivazioni da parte del Collegio, arrivata nella giornata di lunedì 8 maggio, è possibile a questo punto fare il punto sulle scadenze temporali che riguardano i bianconeri. Nel dettaglio, la Corte d’Appello ha ora 30 giorni per emettere nuova sentenza e a breve, già probabilmente nei prossimi giorni, comunicherà la nuova data dell’udienza. E’ chiaro che con tutta probabilità si eviterà di fissarla negli ultimissimi giorni a disposizione (deadline il 7 giugno), perché sarebbe a campionato concluso, più probabile, per non dire certo, che la nuova data possa essere fissata nell’ultima settimana di maggio, o comunque tra il 20 e il 30 del mese, più difficile si possa arrivare a giugno.
A quel punto, una volta conosciuta la nuova penalizzazione – che sarà di tipo afflittivo – la Juventus, se vorrà, potrà nuovamente fare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, e inizierebbe il nuovo iter che potrà protrarsi persino per un paio di mesi, dunque in piena estate. Va detto che, stando alle motivazioni pubblicate ieri, appare molto complicato un eventuale accoglimento del reclamo bianconero, se non in caso di evidenti vizi di forma nella nuova sentenza della Corte d’Appello.
Ci sono poi altre date di cui tener conto: entro il 15 giugno, e dunque a sentenza della Corte d’Appello acquisita, l’Uefa attende i nomi delle partecipanti italiane alle prossime coppe europee, dunque il tempo stringe e farà fede la classifica con la Juve penalizzata dalla Corte. In più, domani, 10 maggio, è il giorno dell’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma presso la giustizia ordinaria, nella quale si terrà conto delle eventuali osservazioni dei legali bianconeri e della società di revisione e in più sarà presa una decisione sulla competenza territoriale del tribunale di Torino, con i bianconeri che avevano chiesto lo spostamento a Milano (sede della Borsa) o a Roma (dove risiedono i server e la logistica della Borsa).