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Non ci sarebbero novità sostanziali nell’indagine della Procura di Torino dietro le dimissioni del CdA della Juventus di ieri sera nell’ambito dell’inchiesta Prisma sulle presunte plusvalenze fittizie e sui conti del club nel triennio 2019-2021. Due indagati (sono 16 complessivamente, inclusa la società ) hanno presentato delle memorie scritte che saranno valutate insieme a tutto il materiale di indagine dalla camera di consiglio prima di decidere gli eventuali rinvii a giudizio. Tutto questo, stando a quanto si apprende da fonti giudiziarie, avverrà prima dell’assemblea degli azionisti del 18 gennaio, probabilmente entro fine anno. Nei giorni scorsi inoltre sono stati auditi sindaci e revisori, che dopo la conclusione delle indagini hanno deciso spontaneamente di parlare con i magistrati.
La Procura di Torino, intanto, valuta di rinunciare all’appello contro la decisione del Gip che lo scorso 12 ottobre ha respinto la richiesta di custodia cautelare nei confronti di alcuni dirigenti del club Juventus, tra cui Andrea Agnelli. La richiesta avanzata dalla procura è emersa nell’ambito dell’inchiesta Prisma sulle presunte plusvalenze fittizie e sui conti del club nel triennio 2019-2021. Nel ricorso in appello contro il rigetto del Gip la Procura aveva chiesto l’interdizione dalle cariche, esigenza venuta meno ieri con le dimissioni in blocco del CdA.
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