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“Sono state settantadue ore uniche, noi rimaniamo convinti della bontà dell’idea e del progetto Superlega; credo che sia un’occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide del calcio. Era un aiuto e come tutti i cambiamenti, ovviamente necessita di essere metabolizzato“. Lo ha detto il responsabile dell’area tecnica della Juventus, Fabio Paratici, nel pre-partita della sfida contro il Parma, parlando del progetto già naufragato della creazione di una Superlega tra le squadre più blasonate d’Europa.
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In seguito, Paratici ha puntualizzato alcuni dettagli in merito alla situazione relativa alla Superlega, nel bel mezzo di un ciclone mediatico internazionale: “Ricordo il passaggio dalla Coppa dei Campioni alla Champions League, fu un grande choc e poi ci si è adattati. Oppure il nostro nuovo logo, un cambiamento recepito male e poi considerato un grande successo. Come tutti i cambiamenti, naturalmente serviva metabolizzarlo e tutti gli eventi che sarebbero accaduti in futuro sarebbero stati per il bene del calcio. Rispettiamo le opinioni di tutti, ma ha parlato davvero chiunque. Per parlare di un argomento si deve essere preparati, io non parlo di medicina con un professore che opera. Ci interessa la visione di tutti, soprattutto dei tifosi che ci mancano. Però non si possono considerare tutte le opinioni che vengono emesse da chiunque. Ci sono i social e anni fa tutto ciò avrebbe avuto meno risalto. Con la Superlega la meritocrazia non sarebbe mai stata messa in dubbio“.
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