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Nuovi dettagli sulla trattativa che ha portato Cristiano Ronaldo in estate alla Juventus e a svelarli è il direttore sportivo bianconero Fabio Paratici in una intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Con Agnelli e Nedved eravamo convinti che servisse una scossa all’ambiente dopo tanti anni, e io un’idea ce l’avevo. Gli dico: ‘Non mettetevi a ridere e non buttatemi fuori dall’ufficio: ci sono due modi per motivare la rosa, uno non si può dire e l’altro è acquistare Cristiano Ronaldo. L’alternativa era comprare Icardi, scatenando un casino. Ma com’è ovvio non era questo il mio obiettivo…“, ha spiegato Paratici prima di aggiungere: “Mendes mi disse: ‘Se Cristiano cambia vuole venire alla Juve’. Poi, quando ci siamo incontrati per chiudere Cancelo, mi ha ricordato quel discorso lasciato in sospeso: certo che lo volevamo, così gli ho chiesto di giocare a carte scoperte. E lui mi ha detto che dopo aver giocato nel Manchester United e nel Real Madrid, i migliori club d’Inghilterra e di Spagna, avrebbe voluto vincere anche in Italia. Che si muove solo per squadre storiche. E poi ha buttato giù le cifre per l’operazione, ingaggio e cartellino“.
C’è spazio per un commento su Pogba: “Non mi pento di averlo venduto, non è un rimpianto, perché con uno così lo metti in conto: un anno resisti, due pure, ma poi dopo succede. Mi è dispiaciuto di più con Vidal, era uno dei nostri, un grande talento. E mi è dispiaciuto anche con Llorente e Matri, umanamente sono quel tipo di persona a cui non vuoi comunicare certe notizie. Se Pogba tornerà ? Nel calcio mai dire mai, ma è molto molto difficile“.