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Juventus-Napoli, finalmente si gioca. Non sembra vero, ma le due squadre incrociano il proprio cammino dopo mesi di veleni, scontri nelle aule dei tribunali, polemiche al vetriolo e la sensazione che anche questo appuntamento, valido per la Supercoppa Italiana, potesse essere a rischio rinvio su pressioni di De Laurentiis. La sfida di campionato è stata rinviata rispetto alla data originaria di inizio ottobre e non è la sede per rinvangare tutta quella vicenda, ma il solo fatto che non ci sia a tutti gli effetti uno slot disponibile per recuperare il match dice tutto sulla situazione surreale che sta vivendo il calcio italiano.
A ogni modo, è arrivato il tanto atteso momento del campo. E le due squadre ci arrivano nel modo più distante anni luce possibile. Da una parte i bianconeri distrutti dalla disfatta contro l’Inter, con sempre meno speranza di vincere lo scudetto e falcidiati dal coronavirus, dall’altra gli azzurri che con il 6-0 alla Fiorentina vogliono dimostrare a tutti, ma soprattutto a loro stessi, di aver superato il momento complicato. Mai come oggi sembra chiaro come inserire un altro titolo in bacheca può dare un nuovo impulso alla stagione e rilanciare in entrambi i casi le ambizioni da qui in avanti.
Ed è anche lo scontro tra Pirlo e Gattuso, compagni a lungo al Milan e in Nazionale, e stasera per la prima volta avversari. E subito ci si gioca qualcosa, non i classici tre punti ma una coppa che, seppur non lucente e realmente così ambita, può rappresentare tanto per entrambi. Per gli azzurri a livello tout-court, visto che non sono certo abituati a vincere, per i bianconeri vorrebbe dire fare meglio dello scorso anno (per il momento), visto che Sarri perse questo titolo contro la Lazio, e soprattutto per ritrovare un sorriso in un momento molto complicato.
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