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Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, ha concesso un’intervista ai microfoni di Radio Bianconera e ha commentato l’esonero di Maurizio Sarri e l’approdo di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera: “Pirlo? Non è una critica né un’offesa, è alle prime armi e ha bisogno di una società che lo supporti. Poi è arrivato in un momento un po’ particolare, di transizione. Adesso sta alla società portare a termine il progetto tecnico, fare una squadra più armonica, che abbia giocatori importanti, ma anche quelli che riescano a supportare il suo gioco. Nonostante Ronaldo e Dybala l’attacco della Juve è il terzo del campionato, la difesa è la quinta, quindi c’è da lavorarci su questa squadra. Pirlo ha un’idea diversa da Sarri, sicuramente gli va dato un centrocampo un po’ diverso, che riesca a dettare i tempi. Sarri sapeva già dell’esonero almeno cinque giorni prima dell’ufficialità, la Juventus si è dimostrata corretta. In quel momento la Juventus ha capito che l’attacco e la difesa non hanno fatto sfaceli come dovevano, fatte queste considerazioni non c’era alternativa all’esonero».
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