“Con la società siamo in linea su tutto, non ho mai avuto il potere – e nemmeno voglio averlo – di mettere bocca sul direttore sportivo, sul segretario o sul magazziniere. Non ho mai messo un veto. Sono aziendalista, tengo all’azienda per cui lavoro”. Lo ha detto il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri nella conferenza stampa della vigilia del match contro il Milan in campionato. “Ho parlato con la proprietà quattro giorni fa, abbiamo ricevuto parole di sostegno – rivela -. Ho altri due anni di contratto, mi impegnerò affinché l’anno prossimo la Juventus torni a competere per il campionato, ma ci penseremo il 5 giugno perché dobbiamo pianificare. Per l’anno prossimo ne usciremo fortificati. Se ho pensato di dimettermi? Dopo Empoli abbiamo passato quattro giorni pesanti. La Juventus al momento è seconda in classifica e ha una classifica migliore dell’anno scorso, nonostante i tanti infortuni traumatici, basti pensare a Pogba che non ha mai giocato e a Chiesa tornato tardi dall’infortunio”.
Dopo la sconfitta di Empoli, la Juve è chiamata a rialzare la testa: “La settimana è stata difficile, sicuramente non bella guardando il risultato. Domani è Juventus-Milan in uno stadio pieno, dovrà essere una bella serata. Dobbiamo consolidare la classifica, che ci regala qualche speranza di entrare in Europa. Poi prepareremo Udine che chiuderà una stagione difficile con molti alti e bassi. Se è la mia ultima partita? Domani è l’ultima partita di questa stagione in casa. Domani è sempre Juventus-Milan e la partita di Empoli ha complicato il percorso”. E sull’infermeria: “Vlahovic e Alex Sandro sono gli unici due punti interrogativi, non stanno benissimo”.